Necropoli, tanti eventi per il secolo di scoperte

Da venerdì inizieranno gli appuntamenti in occasione dei cento anni delle tombe etrusche rinvenute dopo gli scavi sul territorio

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Sono trascorsi 100 anni dalla straordinaria scoperta della prima tomba della necropoli di Spina, città etrusca del delta del Po, che un secolo fa fece il suo ingresso nella storia, svelando a poco a poco la sua origine di porto privilegiato di Atene sull’alto Adriatico, fulcro di commerci tra la Grecia e la Pianura Padana, porta d’ingresso della grecità in Occidente e luogo di miti antichi come quello di Dedalo e Icaro. Dal 1922 sono state rinvenute oltre quattromila tombe, in cui sono state trovate numerose ceramiche attiche, e dal 1956 l’abitato di Spina, oggetto di indagini che continuano a stupire.

Per celebrare il centenario di Spina, a Ostellato dalla fine di settembre fino a tutto novembre, ci saranno eventi per i visitatori, che potranno immergersi nel sorprendente universo etrusco di Spina. Il primo è in programma il 30 settembre nella piazzetta delle Vallette con la partecipazione dello scrittore di thriller storici Marcello Simoni. "Ricordo che la città di Spina – sottolinea con orgoglio il sindaco di Ostellato Elena Rossi – si trova nel territorio ostellatese, mentre la necropoli in quello comacchiese: i vivi abitavano a Ostellato, i morti dormivano il sonno eterno a Comacchio". Il programma è ricco e variegato: "Avremo due incontri nel teatro Barattoni – riprende – tra questi una serata dedicata agli strumenti musicali di epoca etrusca; ci sarà la partecipazione di un’archeologa e di un musicista. Il cartellone prevede inoltre tre momenti culturali: tre seminari tenuti da un archeologo. Da non perdere infine, nella piazzetta delle Vallette, una degustazione di vini preparati secondo l’antica ricetta etrusca. In epoca antichi i vini erano tagliati con delle spezie e il miele, solo i beoni bevevano il vino schietto: sarà una sorpresa per tutti i partecipanti".

Sono eventi culturali che permetteranno di svelare Spina come luogo di connettività del Mediterraneo, funzionale alla comprensione dei fenomeni di mobilità e contatto tra oggetti, persone e idee appartenenti a culture e compagini diverse, in stretto dialogo reciproco attraverso i percorsi marittimi, fluviali e terrestri.

Franco Vanini