Frasi choc, Negri: "Io, crocefisso a una frase mai pronunciata"

L’arcivescovo torna sulla vicenda resa nota dal ‘Fatto Quotidiano’

L’arcivescovo Luigi Negri

L’arcivescovo Luigi Negri

Ferrara, 26 novembre 2015 - «Il Fatto Quotidiano ha operato in spregio delle più elementari norme deontologiche del giornalismo, attribuendomi frasi virgolettate che non ho mai detto ed estrapolandone altre dai loro contesti originari per ricavarne contenuti opposti a quanto si stava dicendo, trasformando così l’ipotesi del giornalista in certezza». Con queste parole l’arcivescovo Luigi Negri è tornato sulla vicenda della frasi che gli sono state attribuite e secondo le quali avrebbe augurato a papa Francesco di fare la fine «di quell’altro papa». Riferimento, secondo il cronista, a papa Luciani.

«E’ profondamente scorretto sul piano della professione e deontologia del giornalista – prosegue Negri –. La cosa più grave riguarda la prima pagina: ‘Francesco deve fare la fine di quell’altro Papa’. Il terribile titolo virgolettato, infatti, riporta una frase mai pronunciata da me, e prova ne è che poi tale frase non è più rintracciabile nel corpo dell’articolo. Quello che risulta chiaro è che si virgoletta l’interpretazione che ‘il Fatto’ ha voluto dare alla vicenda, crocifiggendomi così ad una frase mai pronunciata. E’ una procedura di gravità inaudita. Oltre dunque a riservarmi di far valutare ai miei legali ogni misura a tutela dell’onorabilità della Chiesa e della mia persona, chiedo all’opinione pubblica e all’Ordine dei Giornalisti se questo è il modo di svolgere il lavoro informativo».