
Paolo Franceschini, il ‘comicista’ comico e ciclista mirabellese
Da stasera alle 21 al cinema Apollo di Ferrara, parte la tournèe di Paolo Franceschini, il ‘comicista’ comico e ciclista mirabellese nelle sale italiane con il docufilm ‘L’essenziale – une pedalata in Ladakh’ tra le montagne dell’India.
Com’è nata l’idea? "Io e altre sei persone da circa un anno lavoravamo per andare in bici sul passo transitabile da mezzi più alto del mondo, cioè l’Umling La, in Tibet, a 5800 metri di quota. Siamo stati i primi italiani a riuscirci. Abbiamo fatto 19 passi himalayani sempre sopra i 4.000. Fisicamente massacrante, tra strade inaffrontabili e sterrati, e la cosa che mi ha scioccato è stato raggiungere la nostra meta da record e trovarla perfettamente asfaltata. Tornato a casa, ho iniziato a scrivere e mi sono accorto che avevo il materiale giusto per raccontare in un video le tante esperienze di vita e i tanti incontri fatti. Un viaggio ad agosto 2024 che però è stato anche un viaggio anche di riflessione".
Ci può spiegare? "L’impresa c’è ma dentro ci sono anche momenti forti. Come quello in cui in cui ho davvero pensato di morire perché stavo male. Una notte, da solo, con il cielo pieno di stelle, convinto che sarebbe finita lì. Scoprendo dopo che l’ospedale più vicino era a 2000 chilometri. Ho alzato gli occhi al cielo vedendo un milione di stelle, una cosa così bella che non potevo non vedere più. Così ho ritrovato la grinta e sono ancora qui".
Un momento che l’ha colpita? "Una vecchietta. Viveva in uno dei villaggi dove ci siamo accampati. È venuta la mattina con un secchio pieno di albicocche raccolte dal suo albero. Forse aveva solo quelle. E ce le ha regalate. Perché? Per condivisione. Perché sei un essere umano. Non voleva nulla in cambio. E tutto questo in un luogo dove questa gente non ha nulla. Lì c’è l’umanità, la bellezza dei gesti semplici che forse noi abbiamo perso. Lì ho capito che abbiamo perso il senso dell’essenziale".
Ha avuto anche un incontro spirituale molto particolare… "Sì, ho incontrato un Rimpoche, una delle figure spirituali più alte del buddismo tibetano. Mi ha benedetto lanciandomi addosso dei chicchi d’orzo, simbolo di crescita e nutrimento".
Qual è la cosa più importante che ha imparato da questo viaggio? "Che la felicità non è vera se non è condivisa. Avevo iniziato cercando la gloria: ’primo italiano a salire il passo Umling La in bici’. Ma la vera gloria è stata trovare e conoscere le persone in quei luoghi. Gente piena di pace in in luoghi militarizzati perché contesi da tre Stati".
Laura Guerra