"Nessun manifesto sul referendum"

Cardi della Lega critica la giunta per il mancato avviso sul termine delle affissioni e annuncia domani i gazebo

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La Lega annuncia banchetti informativi sul referendum della giustizia e, al tempo stesso, polemizza con il Comune perché "la giunta sembra aver dimenticato di informare le forze politiche della scadenza per richiedere gli spazi per le affissioni elettorali. Affissioni che nel nostro Comune non ci saranno". Il coordinatore della Lega Luca Cardi illustra l’iniziativa: "Tra poco più di settimane anche a Cento, come in tutta Italia, i cittadini saranno chiamati a esprimere il loro giudizio sui referendum della giustizia. Dobbiamo rompere il muro del silenzio che si è costruito intorno a questi referendum".

E ancora: "Proprio per questo motivo – spiega Cardi – saremo in Piazza del Guercino domani dalle 10 fino alle 12 con un banchetto informativo. . Con il conflitto in atto, con l’aumento dei prezzi dell’energia, delle materie prime e dei beni di consumo non è facile parlare di giustizia penale, ma gli elettori devono sapere che quella di Domenica 12 Giugno è un’occasione storica per dare alla giustizia una svolta importante, rendendola più giusta e moderna". Cardi spiega le implicazioni anche per i Comuni: "Daremo più tutele a sindaci e amministratori locali abolendo l’automatismo previsto dalla Legge Severino, che sospende automaticamente gli amministratori dopo una condanna di primo grado, in tantissimi casi ribaltata nei successivi gradi di giudizio. Metteremo un freno gli abusi della custodia cautelare, che da strumento di emergenza è stato trasformato in una forma anticipatoria della pena. Attueremo la separazione delle carriere dei magistrati dicendo stop alle porte girevoli per ruolo e funzioni: i magistrati dovranno decidere ad inizio carriera se intraprendere la funzione di Pubblico Ministero o quella di Giudice". L’esponente del Carroccio aggiunge: "Avremo poi una equa valutazione dei magistrati – continua Cardi –, che non possono essere controllati solo da altri magistrati ma che saranno valutati anche da avvocati e professori universitari in materie giuridiche, e infine andremo a riformare il Csm mettendo uno stop allo strapotere delle correnti. I quesiti possono sicuramente sembrare complicati, la data unica di domenica 12 Giugno non è la più favorevole, ma non dobbiamo avere paura di dire si al cambiamento necessario".