"Nessuna intenzione di dimettermi da Clara"

La consigliera del cda Maria. Luppino replica alla richiesta. dei sindaci di Cento e dell’Alto. di lasciare l’incarico

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CENTO

Con pochissime righe di replica, ieri Maria Luppino ha comunicato a chiare lettere di non volersi dimettere da memebro del cda di Clara, nonostante la richiesta di tutti i sindaci dell’alto ferrarese. Appello che i primi cittadini hanno fatto dopo la sua nomina ad assessore nel lontanissimo Comune di Taranto con delega alla pubblica istruzione, università e politiche giovanili. "Non ci sono incompatibilità di sorta tra l’incarico di assessore a Taranto e il mio ruolo nel cda di Clara – scrive lapidaria Luppino nella sua breve replica - Vorrei ricordare che sono al secondo mandato e mancano pochi mesi alla scadenza naturale. Ho svolto e continuerò a svolgere il mio ruolo nel cda per completare il programma di mandato". Poche parole che dicono chiaramente che quel ruolo non lo lascerà anche se, dice lei, tra pochi mesi scadrà. I sindaci dell’alto ferrarese si erano uniti in una sorta di appello pubblico, chiedendole le dimissioni a seguito delle sue assenze, ma anche per la necessità di essere rappresentati in questo delicato percorso intrapreso da Clara. "Già negli scorsi mesi abbiamo purtroppo notato una sua sostanziale assenza della componente fra i comuni soci. Mesi fondamentali per il futuro dell’azienda – avevano scritto Edoardo Accorsi di Cento, Daniele Garuti di Poggio Renatico, Roberto Lodi di Terre del Reno, Davide Bergamini di Vigarano Mainarda e Simone Saletti di Bondeno - le mancanze hanno portato ad allungare notevolmente i tempi, causa la necessità di più lunghe interlocuzioni svolte in autonomia dai singoli soci. Riteniamo doveroso garantire al territorio e ai soci una costante e sicura presenza. E’fondamentale poter contare su una figura capace di connettere le esigenze dei territori e di farne sintesi nel cda di Clara".

l.g.