Altro passo avanti per bloccare l’iter dell’insediamento di un impianto di trasformazione dei fanghi in fertilizzanti da spandere in agricoltura nel Portuense. Ieri la commissione regionale ha approvato la petizione popolare contro il nuovo impianto, era stata presentata al vaglio della Commissione dell’assemblea regionale dell’Emilia-Romagna dal vicepresidente del Comitato No Fanghi Alex Baricordi, protocollata il 30 gennaio 2023. Il documento sostanzialmente chiedeva all’ente di valutare la nascita dell’impianto, con progetto presentato dalla CAA Giorgio Nicoli Srl, per la lavorazione e riutilizzo dei fanghi di depurazione. La petizione popolare, circa 1.500 firme, fa appello a un principio di precauzione per quanto concerne la salute pubblica, la viabilità e per evitare un possibile inquinamento delle falde acquifere, con danni alle coltivazioni presenti sul territorio. Nella petizione era richiesto un parere favorevole alla richiesta di un gruppo di cittadini preoccupati per la qualità della vita e della salute. Dalla commissione Territorio e Ambiente, presieduta da Stefano Caliandro, è arrivato disco verde: i sottoscrittori, infatti, temono che il nuovo impianto industriale comporti danni alle persone e al territorio. "Diamo parere favorevole alla petizione popolare, perché fa appello a un principio di precauzione per salute, ambiente e viabilità: si teme che lo smaltimento dei fanghi in agricoltura è spesso associato al rischio per il terreno e le falde d’acqua per via della presenza di prodotti nocivi nei fanghi. I dati dicono che l’uso di questi fanghi è in calo in tutta l’Emilia-Romagna tranne che a Ferrara", spiega Marta Evangelisti (Fdi), che ha ricordato come in Parlamento Fdi stia operando per cambiare le norme che sottendono a questo tipo di interventi. Gli ha fatto eco Marcella Zappaterra, capogruppo Pd: "Il Partito democratico è a favore di questa petizione perché ha solide basi. Conosco bene quel progetto e tutte le istituzioni locali hanno approfondito il tema: ci risulta che il progetto in questione abbia delle problematicità, quindi votiamo a favore della petizione in base a un principio di precauzione e anche per motivi oggettivi come i problemi per i trasporti, la qualità dell’aria e la gestione dello smaltimento dei rifiuti. Serve una revisione della norma nazionale in materia. Ci batteremo sempre contro impianti che presentino problemi come questo".
Come anticipato dal consigliere regionale Marta Evangelisti, la svolta dovrebbe essere la disponibilità di Fratelli d’Italia a operare in Parlamento a una correzione alla normativa che autorizza rifiuti speciali come i fanghi di depurazione a essere trasformati in fertilizzanti da spandere in agricoltura. "La normativa di riferimento appare inadeguata e obsoleta a fronte di un argomento tanto delicato che include sicurezza alimentare e qualità dell’ambiente – aveva dichiarato al nostro giornale il parlamentare di FdI, Mauro Malaguti - Per questi motivi valuterò la possibilità di inserire una modifica di legge che limiti l’utilizzo dei fanghi in agricoltura a quelli delle industrie alimentari o di provenienza agricola".
Franco Vanini