"No alla violenza ma capisco la rabbia Vicino a chi ha manifestato a Roma"

Paolo Saitta, titolare del bar Duca d’Este: "La situazione è ormai insostenibile"

Migration

Paolo Saitta, titolare tra gli altri del bar Duca d’Este. A margine della manifestazione ‘Io Apro’ che ha preso corpo l’altro giorno a Roma, ha scritto un post sui social nel quale, pur stigmatizzando gli episodi di violenza, ha manifestato la sua vicinanza agli esercenti che hanno dato vita alla manifestazione.

Saitta, idealmente si sente uno di loro?

"Sono uno di loro, a tutti gli affetti. Ed è proprio per questo che ho deciso di manifestare la mia vicinanza agli esercenti esasperati da questa situazione, ormai insostenibile. Ci tengo, tuttavia, a ribadire la mia condanna rispetto gli episodi di violenza che si sono perpetrati ai danni delle Forze dell’Ordine".

Cosa è cambiato rispetto ad esempio a qualche mese fa?

"In questo momento storico stiamo davvero provando sulla nostra pelle il senso del totale abbandono. La nostra categoria è in difficoltà ma non solo sotto il profilo economico che già di per sé sarebbe bastevole. C’è un problema legato al morale degli imprenditori. La mancanza di una prospettiva, la totale assenza di un orizzonte temporale è snervante. A complicare ulteriormente la situazione è l’esiguità dei ristori".

Voi ne beneficerete?

"Purtroppo no, a causa del fatto che la soglia per l’accesso ai ristori è fissata al 30%. Noi abbiamo perso invece ‘solo’ il 29,20%. Per uno 0,8% di fatturato, non riusciamo ad accedere agli stanziamenti che comunque sarebbero stati ridicoli".

Come exrtema ratio lei aprirebbe anche qualora perdurasse la zona rossa?

"Personalmente non sono mai stato a favore di chi non rispetta le leggi. Anzi, per me è fondamentale attenermi pedissequamente a quanto prevede l’ordinamento. Tuttavia, ritengo sia giusto iniziare a farci sentire in maniera seria".