Noci del Delta, un consorzio a trazione rosa

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La frutta a guscio non conosce crisi, boom di coltivazioni in Emilia-Romagna. Noci +13%, nocciole +165%, castagne e marroni +5,5%. In regione le noci sono passate in un anno da 1075 a 1221 ettari coltivati (+13%), le nocciole salgono a 244 ettari (+165%), mentre le castagne e i marroni raggiungono i 2334 ettari complessivi (+5,5%). Lo ha raccontato Confagricoltura Emilia Romagna nei giorni scorsi a Bologna, con il talk show ‘Noci e frutta a guscio in Emilia-Romagna. Valorizzazione di un territorio vocato’, nell’ambito di ‘Cibò. So Good’. Claudia Guidi è socia fondatrice del Consorzio Noci del Delta del Po, che dal 2018 promuove la coltivazione e commercializzazione di noci da agricoltura biologica e prodotti derivati. "L’idea di coltivare noci nel Delta del Po – dichiara l’imprenditrice – nasce dall’esigenza di diversificazione delle colture nel territorio della provincia di Ferrara. La scelta del Bio è dettata dalla voglia di soddisfare le richieste di quei consumatori che, oltre a ricercare prodotti nutraceutici e salutistici, vorrebbero anche delle certezze sul metodo di coltivazione. Biologico e convenzionale non sono due realtà antitetiche, ma due diverse possibilità di reddito per l’agricoltore che scegliendo il Bio sposta il focus dalle rese verso una maggior tutela ambientale e paesaggistica".