"Noi, con rosario e lumini per salvare la parrocchia"

Chiesa soppressa, la sera della protesta la supplica dei fedeli al vescovo. Ormai al traguardo delle 500 firme la petizione che verrà inviata al Papa

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di Mario Bovenzi

"Con lumini e rosario alcuni fedeli avevano accolto il vescovo la sera del 5 settembre, una preghiera a lui ed alla nostra Madonna. Per chiedere di fare un passo indietro. Lo diceva anche Totò, essere gentili non vuol dire essere fessi", così una cittadina, a nome di alcuni parrocchiani, respinge al mittente l’accusa di aver dato vita ad una sommossa durante l’incontro con il vescovo Gian Carlo Perego. Incontro che il prelato ha lasciato scortato dai carabinieri. Tra dolore e rabbia non si ferma la protesta contro la decisione della Curia di sopprimere la parrocchia di Santa Maria in Aula Regia.

Nei giorni scorsi è stata lanciata una petizione sul web, obiettivo raccogliere 500 firme in calce ad un testo da inviare al Papa per chiedere un suo intervento. In pochissimi giorni la sottoscrizione, ideata da Marco Tomasi, ha ormai raggiunto il traguardo. "E’ necessario raccogliere il maggior numero di firme – il suo appello – per chiedere l’aiuto di Sua Santità Papa Francesco e possa Egli ascoltare la preghiera dei fedeli devoti alla Madonna, abrogando l’iniqua decisione del vescovo di Ferrara. Perché ri-permetta l’utilizzo del Santuario con tutte le funzioni e i sacramenti. Se non si riuscirà nell’intento, si perderanno secoli di storia. La comunità comacchiese e il mondo perderanno un punto di riferimento per la fede, un luogo di ritrovo, armonia e amore. Vogliamo coinvolgere il Santo Padre, la Cei, tutti quanti amano la Madonna, la vita, la fede, le tradizioni millenarie". Nel santuario, dove si trova quella che viene chiamata Madonna del popolo, dopo la decisione della diocesi di Comacchio-Ferrara non si potranno più celebrare i sacramenti, fare matrimoni, battesimi e funerali. Anche il sindaco Pierluigi Negri ha scritto al vescovo una lettera. Nella missiva sottolinea l’importanza di quello che è un simbolo per Comacchio ed invita a ripensare la decisione.