’Non ci casco’, riparte la campagna comunale antitruffe agli anziani

’Non ci casco’, riparte la campagna comunale antitruffe agli anziani
’Non ci casco’, riparte la campagna comunale antitruffe agli anziani

Ricomincerà oggi alle 18 dal centro sociale Rivana Garden di via Gaetano Pesci 181, il ciclo di incontri pubblici di presentazione della campagna antitruffe agli anziani ideata dall’assessorato alle Politiche sociali del Comune di Ferrara. Giovedì 13 alle 17.30 sarà invece la volta del centro ’La Ruota’ di via Copparo 276 a Boara. Dopo gli interventi di presentazione del piano di contrasto ai raggiri realizzato dal Comune a cura dell’assessore alle Politiche sociali Cristina Coletti, e del vicesindaco delegato alla Sicurezza Nicola Lodi, saranno presenti personale delle Forze dell’Ordine - nello specifico i Carabinieri per l’appuntamento cittadino e la Polizia di Stato per quello di Boara - e il presidente di Confconsumatori Ferrara, Antonio Frascerra. "Nei primi tre appuntamenti divulgativi - spiega l’assessore Cristina Coletti - abbiamo raggiunto, con molta soddisfazione, quasi 150 partecipanti. Dopo aver stampato e distribuito capillarmente sul territorio circa 30mila vademecum e brochure informative con i consigli utili per difendersi dalle truffe, e la pubblicazione online di 3 video pillole dimostrative delle tecniche più frequenti utilizzate dai malintenzionati, abbiamo fortemente voluto instaurare il confronto diretto con i cittadini coinvolgendo le forze di sicurezza in 10 appuntamenti in città e nelle frazioni. Una scelta che si sta rivelando azzeccata per la partecipazione attiva del pubblico che non solo assiste, ma fornisce la propria esperienza personale permettendo così di riconoscere e sventare sul nascere i tentativi di raggiro. L’auspicio è che ci raggiungano anche familiari e caregiver, che rappresentano un veicolo di informazione fondamentale verso gli anziani". "Le truffe - aggiunge Lodi - sono un fenomeno subdolo e uno dei principali aspetti di vulnerabilità è dato dell’isolamento delle persone, specialmente quelle che vivono nelle frazioni. È importante che gli stessi cittadini facciano rete fra loro e che ai primi segnali sospetti partano le segnalazioni alla Polizia Locale e alle Forze dell’ordine".