"Non è un brutto esito Lodi? Solo uno sfogo Gli ex si interroghino"

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di Federico Di Bisceglie

Fabio Bergamini, consigliere regionale del Carroccio, all’impulsività preferisce la riflessione e alle corse in avanti predilige i passi ponderati. A lui, alla luce della profonda crisi interna della Lega, abbiamo chiesto una panoramica sugli equilibri attuali e futuri.

Bergamini, diciamoci la verità, per la Lega queste elezioni sono state una doccia fredda. Come la vede?

"Partiamo da un dato oggettivo: Ferrara, assieme a Piacenza ha ottenuto un risultato ottimo in termini elettorali, rispetto ad altre realtà in Regione. Siamo anche stati in grado di esprimere un parlamentare eletto nel nostro territorio. Non capisco tutta questa pressione esercitata sul centrodestra anche a livello nazionale. Tanto più che, nel nostro territorio, la coalizione ha avuto cinque punti in più rispetto alle precedenti Politiche. Se noi ci dobbiamo preoccupare, il sindaco di Cento, si deve mettere le mani nei capelli".

Gli ex deputati del Carroccio Maura Tomasi ed Emanuele Cestari hanno lanciato più di un invito alla riflessione su questi risultati e sulla candidatura scelta da Ferrara. Che ne pensa?

"Gli ex parlamentari, facendo quelle esternazioni sui giornali, stanno contravvenendo gravemente al nostro regolamento che prevede di appianare i ‘nodi’ irrisolti all’interno del partito. Si dovrebbero interrogare sul motivo per il quale non sono stati ricandidati. Tra i pochissimi in Emilia-Romagna".

Quella di Davide Bergamini è parsa, fin da subito, una candidatura divisiva. Per lei è un buon candidato?

"Certo che è un buon candidato. Il percorso di Davide è stato tracciato direttamente da via Bellerio. A mio parare è stata valorizzata una persona che in questi anni ha lavorato molto per il partito e per il territorio".

Il vicesindaco Lodi non la pensa proprio così. E, anche da lui, sono partite diverse critiche sia per la candidatura che per le scelte fatte dal partito a livello provinciale.

"Quello di Nicola è uno sfogo dovuto alla concitazione del momento. E dunque bisogna considerarlo per quello che è. Sono certo che con Nicola continueremo a lavorare per il bene del territorio. Tanto più che a breve ci saranno i congressi provinciali e noi puntiamo molto su di lui e su quello che può dare al Carroccio".

I rapporti di forza in coalizione sono cambiati. Cosa si aspetta nel 2024?

"Posto che è ancora molto presto per fare ragionamenti e la politica italiana ci ha abituati a cambi di equilibri ogni sei mesi, i rapporti con gli alleati sono ottimi. Sia con Forza Italia che con Fratelli d’Italia".

Sì, parliamo di Fratelli d’Italia dal momento che è l’azionista di maggioranza.

"C’è massima lealtà. Loro hanno mantenuto la parola data e noi faremo lo stesso. A Ferrara e a Roma. Posto che, chiaramente, da leghista spero che nel 2024 grazie alla forza e alla capacità di Alan Fabbri il Carroccio possa tornare a essere il primo partito".