Non è una città per multe Nel ’22 incassati ’solo’ 4 milioni Ma è boom rispetto al 2021

I ferraresi fra i meno multati ma lo scorso anno hanno pagato più del doppio. Ghizzoni di Facile.it: "Violare il Codice può avere un impatto anche sul premio Rc" .

Non è una città per multe  Nel ’22 incassati ’solo’ 4 milioni  Ma è boom rispetto al 2021

Non è una città per multe Nel ’22 incassati ’solo’ 4 milioni Ma è boom rispetto al 2021

Gli automobilisti ferraresi possono trarre un parziale sospiro di sollievo: non sono loro i più multati in regione. I dati arrivano dall’osservatorio di Facile.it, che ha confrontato la somma delle sanzioni per violazioni del Codice della strada nelle nove città capoluogo di provincia dell’Emilia Romagna.

A guidare la classifica, sia per quanto riguarda il totale delle contravvenzioni che l’ammontare pro capite, è Bologna: all’ombra delle Due Torri sono state elevate sanzioni, nel 2022, per la cifra stratosferica di 43 milioni di euro – praticamente un intero bilancio di un comune italiano medio-grande – sia per quella pro capite calcolata dividendo la somma per il numero dei veicoli a motore registrati nella data città.

Ferrara compare al settimo posto nella prima classifica – il totale delle multe è pari a 4 milioni e 350mila euro – e al sesto in quela ’pro capite’ (a pari merito con Ravenna) con una media di 44 euro di contravvenzioni per ciascun veicolo.

Dati che andrebbero ulteriormente calibrati sul totale dei chilometri delle strade comunali, necessariamente più grande in comuni geograficamente molto estesi come Ferrara e Ravenna, nei quali dunque pare ancora meno improbabile il rischio di incappare in una contravvenzione rispetto invece a quanto accade a Modena o Parma, sul podio alle spalle di Bologna in entrambe le classifiche. Ciò non toglie che il totale delle multe nella nostra città sia passato in un solo anno dai due milioni e 381mila euro del 2021 (di cui poco meno di 800mila euro per la violazione del limite massimo di velocità), ai 4 milioni e 350mila euro dell’anno scorso.

Un incremento netto di ben due milioni di euro, sul quale probabilmente pesano i vari lockdown e zone rosse che nel 2021 limitarono a più riprese la circolazione delle persone e dunque dei veicoli. "Non tutti sanno che violare il Codice della strada, oltre ad essere estremamente pericoloso, può avere un impatto negativo anche sul premio Rc Auto dell’assicurato", spiega Andrea Ghizzoni, managing director assicurazioni di Facile.it.

"Alcune compagnie assicurative, nel valutare il profilo dell’automobilista, tengono conto non solo della classe di merito, ma anche del saldo punti della patente e del rispetto del Codice della strada da parte dell’assicurato negli anni precedenti alla stipula della polizza. Ad esempio, aver subito una sospensione della patente può essere visto come il segnale di un atteggiamento poco prudente al volante, e questo potrebbe spingere la compagnia ad aumentare il prezzo dell’Rc Auto".

Filippo Donati