
"Non si sceglie un candidato in quanto donna, non lo si sceglie perché è molto conosciuto. C’è il tempo e ci sono le modalità più aperte e inclusive per comporre un quadro che sia il più positivo e solido per affrontare una campagna elettorale che ci qualifichi davvero come alternativa". La pennellata arriva verso la fine. Il ragionamento è della consigliera dem Ilaria Baraldi che, per la prima volta, interviene sul tema della candidatura nel centrosinistra. Al di là di alcune riflessioni sulla politica nazionale, Baraldi pone al centro del suo ragionamento il modo di interpretare la politica in ragione del tempo che stiamo vivendo. "Non c’è niente di più rivoluzionario che interpretare la politica come lo spazio in cui si costruisce un’alternativa – si legge nella nota –. La politica non è un ring, ma il luogo del pensiero che si fa azione". E qui si entra nel merito di come dovrebbe avvenire la scelta della candidatura. "La questione – spiega – non è quindi donna sidonna no, ma ovviamente che tipo di donna, con quale formazione, linguaggio, modo di stare in politica e con quali obiettivi per la comunità. L’unico modo per scoprire cosa ci sia oltre al genere – prosegue la consigliera dem – è mettere le persone che hanno manifestato disponibilità per le amministrative nella condizione di poter parlare della loro idea di città, di quali siano gli ambiti su cui puntare per svilupparla, di quali modalità di governo alternative a quelle attuali si vogliano mettere in campo, sotto il profilo istituzionale e di azioni strutturali, indagando le compatibilità delle idee e delle proposte con il lavoro svolto sin qui dalle forze politiche coinvolte, siano esse partiti o soggetti civici". Prima di tutto, il metodo. "Le candidature – si legge nella nota – quando sono reali e mosse da spirito costruttivo, nel rispetto delle persone (le stesse che si candidano ma anche il corpo elettorale), non si scelgono sui giornali, non si scelgono con sondaggi su Facebook, non si decidono lontano dal territorio, non possono essere decise da poche per quanto qualificate e legittimate persone". Baraldi, che nel partito rappresenta la sensibilità più vicina alla segreteria nazionale, mette in fila una serie di considerazioni che fanno capire prima di tutto una cosa. Una parte del Pd mal digerisce la politica urlata e da hooligans. Queste parole assomigliano molto all’esortazione di Azione Civica. Pochi schiamazzi, più sostanza.
f. d. b.