Ferrara sicura con il nucleo anti-degrado: 14 agenti, ecco cosa fanno

Per lo più in borghese, i vigili che compongono il nuovo reparto svolgono le attività con veicoli di copertura. Il comandante della Polizia Locale Claudio Rimondi: "Combattiamo l’inciviltà e l’abusivismo molesto"

Migration

Ferrara, 5 dicembre 2021 - Contrasto a spaccio e consumo di stupefacenti, controlli sugli autobus di linea, prevenzione e lotta ai parcheggiatori abusivi. Non chiamateli vigili urbani. Piuttosto attingete al vecchio epiteto di "guardie", come suggerisce il comandante della Polizia Locale Claudio Rimondi. Quelle elencate, sono solo alcune delle attività svolte dagli uomini del Nucleo Anti Degrado. Una nuova squadra nata in seno al Corpo e che, dall’estate scorsa, "sta dando ottimi risultati", come chiarisce in premessa il vicesindaco e assessore alla Sicurezza Nicola Lodi. Ma guardiamo nel dettaglio di cosa si tratta.

Agenti. Attualmente il nucleo è composto da quattordici agenti e un ispettore che, volontariamente, hanno risposto all’appello del comandante a seguito dell’input dell’amministrazione. La composizione ovviamente è eterogenea. Donne e uomini che sono stati scelti e formati ma che erano già in precedenza incardinati in altri reparti. Come specificato a più riprese sia dal vicesindaco che da Rimondi "si tratta di un’attività diversa da quella svolta generalmente dalla polizia locale". Intanto va detto che gli uomini del nucleo lavorano quasi esclusivamente in abiti civili, per evitare di farsi riconoscere e contrastare con più facilità fenomeni criminosi. L’attività, che si concentra in tre o quattro uscite mensili, impegna dalle quattro alle sei unità e viene per lo più svolta con veicoli di copertura.

La funzione. Pur trattandosi ancora di "un’attività sperimentale", come precisa il numero due della Giunta, l’intenzione è quella di "mantenere e rafforzare questo nucleo perché costituisce una risorsa importante e finalmente proietta la nostra Polizia Locale nel Terzo Millennio restituendo dignità al Corpo". Le funzioni svolte per lo più fino a ora, come accennato in premessa, riguardano la repressione dell’illegalità (dal piccolo spaccio all’abusivismo, passando per l’ubriachezza molesta, agli atti contrari alla pubblica decenza fino a lambire le sanzioni a chi usa i mezzi pubblici senza biglietto, opponendosi ai controlli) e dell’inciviltà. Aspetto sul quale in particolare il comandante Rimondi si sofferma. "Gli episodi di illegalità – spiega – spesso sono figli di precedenti casi di inciviltà e malcostume. Ed è anche su questo che abbiamo deciso di concentrare le attività del nucleo".

I dati. Il nucleo è operativo dall’estate scorsa, ma per avere un computo complessivo delle attività svolte occorrerà attendere fino alla festa di San Sebastiano. Data per la quale, spiega Rimondi, "ho intenzione di organizzare un grande evento aperto a tutta la cittadinanza". Comunque, scorrendo le attività svolte solamente nel mese di novembre dagli uomini del nucleo, specie sul fronte dello spaccio, ci si accorge di un ragguardevole quantitativo di sostenze sequestrate. Sono quasi 115 i grammi di Hashish sequestrati, a cui vanno aggiunti oltre quattro grammi di eroina, un grammo e mezzo di cocaina e oltre cinque grammi di marijuana.

Sul versante dei controlli ai mezzi pubblici, "è stato svolto un importante lavoro di coordinamento con Tper – così Rimondi – che ci ha permesso non solo di sanzionare alcuni passeggeri senza titoli di viaggio che hanno peraltro fornito false generalità, bensì di svolgere controlli su dieci autobus di linea coadiuvati dai cani antidroga". Controlli dai quali non è scaturito nulla di rilevante in termini di sequestro di sostanze "ma che sono stati molto utili come deterrente".

Parcheggiatori abusivi. Uno dei cavalli di battaglia del vicesindaco, fin da prima delle elezioni, è stata la lotta al fenomeno dei parcheggiatori abusivi. E, anche il nucleo antidegrado, è funzionale ad assolvere a questo compito. "Rispetto agli anni precedenti – così il vicesindaco – il fenomeno si sta gradualmente ridimensionando. Ciò non toglie che il nostro impegno sia costante e, su questo, mi spingo a fare un appello: per azzerare questo annoso problema, serve la collaborazione della cittadinanza intera. Evitiamo dunque di dare soldi a queste persone che, ogni giorno, rendono meno sicura la nostra città"