"Nuova frontiera per la nostra frutticoltura"

Paolo Bruni, presidente di Cso Italy, ha siglato un accordo a New York: "Migliorerà condizioni e sostenibilità delle aziende di qualità"

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Nella tarda mattinata di mercoledì scorso, a New York è stata siglata l’intesa tra l’americana GreenLight Biosciences, azienda leader nella ricerca e produzione di biotecnologie basate su Rna per applicazioni in campo agricolo e sanitario, e le società italiane Ri.Nova, UNAPera e Cso Italy. Scopo dell’intesa è "sviluppare e rafforzare la reciproca conoscenza, la collaborazione e l’approfondimento nell’ambito della difesa sostenibile delle produzioni agricole con tecniche di basso impatto ambientale, migliorando le condizioni, la competitività e la sostenibilità economica e sociale delle produzioni agricole di qualità".

"Dietro a queste belle parole - ha commentato il presidente di Cso Italy Paolo Bruni, presente a New York insieme agli altri due firmatari italiani, Raffaele Drei, presidente di Ri.Nova, ed Adriano Aldrovandi, presidente di UNAPera, oltre che al presidente e all’assessore all’agricoltura della Regione Emilia Romagna, rispettivamente Stefano Bonaccini e Alessio Mammi, e all’europarlamentare Paolo De Castro - questo accordo ha aperto una nuova e concreta prospettiva che ci permetterà di combattere, con strumenti scientificamente avanzati, adeguati e consentiti, i nemici della nostra frutticoltura che, in particolare nella nostra Regione, l’Emilia Romagna, sta attraversando una fase particolarmente critica. Ma questa missione newyorkese, in cui noi di Cso Italy, siamo stati rappresentati oltre che da me anche da Simona Rubbi, segna anche il punto di arrivo di un accordo che ha richiesto tempo e impegno, con il sostegno convinto della Regione, del suo presidente e del suo assessore all’agricoltura". "È un risultato notevole - ha sottolineato Bruni - che segna un percorso interessante anche in ottica nazionale e presenta aspetti nei confronti dei quali anche i nostri associati Cso, confidiamo, non resteranno indifferenti". Il presidente Stefano Bonaccini, da parte sua, ha così commentato: "Il lavoro, le imprese, la qualità della nostra Food Valley e di tutto il settore nazionale si avvantaggeranno della firma dell’accordo del 15 giugno a New York, che permetterà la protezione delle colture e di prodotti della nostra terra di cui andiamo orgogliosi. Con agrofarmaci ‘puliti’ a base di RNA il comparto agricolo sarà in grado di combattere virus, funghi e insetti che lo penalizzano, a partire dall’ortofrutta".

GreenLight è in attesa dell’approvazione da parte dell’Epa (Environment Protection Agency) del suo primo prodotto, una soluzione che combatte i coleotteri della patata del Colorado, che ogni anno causano danni e sprechi alle colture per oltre 500 milioni di dollari.