Nuovo corso Pd, volano gli stracci È scontro tra Alesci e Baraldi

Il dirigente locale annuncia la svolta del partito e l’ex compagno di giunta non gli risparmia critiche

C’eravamo tanto odiati. A Portomaggiore sono botte da orbi a sinistra: l’ex vicesindaco e importante dirigente locale Andrea Baraldi è intervenuto sul Web per l’annunciato nuovo corso del Pd, sostenendo che "mi impegnerò per spostare il baricentro più a sinistra possibile, affinché il Pd torni a essere punto di riferimento dei lavoratori". Mal gliene incolse, l’ex compagno di giunta Giuseppe Alesci, che alle amministrative non era riuscito a conquistare un seggio con la sua lista civica, lo cucina a fuoco lento: "Ti impegnerai come hai fatto alle Comunali? Ma ti rendi conto di ciò che dici e di ciò che hai fatto e di cui hai fatto parte a Portomaggiore? La sinistra ce l’hai forse nel cervello ma poco più! Abbi il coraggio di ammettere che ti sei fatto andare bene il campo largo. Con che faccia dici ora di andare a sinistra? Chi ha appoggiato Roma e Belletti (ora assessori ndr) a Porto? Tu! Chi si è accontentato del candidato sindaco democristiano (Dario Bernardi ndr), mettendo da parte ogni ideale? Sei imbarazzante". Chiamato in causa, il sindaco Dario Bernardi, in giunta con Alesci fino all’anno scorso, prova a smorzare i toni della polemica: "Prima di definire qualcuno imbarazzante dovresti pensarci due volte, e dovremmo iniziare a chiedere a questo signore (Alesci ndr), che vomita rancore da un anno, maggiore rispetto. Maggiore rispetto per noi come individui e per il nostro partito anche, siccome nessuno di noi si è mai lontanamente sognato di insultarlo come fa lui costantemente. Ognuno è responsabile delle sue scelte politiche ed elettorali: compreso lui".

E ancora: "Non credo sinceramente di essere democristiano, la Dc ha cessato di esistere almeno 10 anni prima che io iniziassi a fare politica. Ho consapevolezza di chi sono le persone che mi hanno ispirato e insegnato qualcosa. Ma sono abbastanza convinto, visto che da 17 anni circa faccio parte di una comunità politica abituata a confrontarsi e discutere in modo civile, di essere democratico. Quel che scrivi invece Giuseppe, e come lo scrivi, da diverso tempo a questa parte, lascia qualche dubbio che lo sia tu".

f.v.