
Diecimila pezzi inventariati, labari, bandiere, capi di abbigliamento storico (tra cui due camicie con fori di proiettile appartenuti ad un partigiano) restaurati e un primo nucleo di 560 documenti recuperati, insieme a molti altri cimeli storici: procede il cantiere aperto del nuovo Museo del Risorgimento e della Resistenza, che avrà sede alla Casa della Patria, detto anche palazzo Pico Cavalieri.
La presentazione dei ‘lavori in corso’ per la realizzazione della nuova area espositiva è prevista per oggi alle 15 alla sala Rossetti di palazzo dei Diamanti (ingresso da Corso Ercole I d’Este 21). La conferenza è aperta alla città e a ingresso gratuito. Sarà introdotta dall’assessore Marco Gulinelli, quindi interverranno Ethel Guidi, dirigente del servizio Musei d’arte, Vasilij Gusella, conservatore e curatore della Fondazione Ferrara Arte, Tiziana Giuberti, responsabile unità operativa Arte Moderna, Antonella Guarnieri, centro di documentazione del Museo del Risorgimento e della Resistenza, Enrico Trevisani, del Centro di documentazione storica - Centro etnografico ferrarese, Chiara Vorrasi, conservatrice responsabile delle Gallerie d’arte moderna e contemporanea e Raffaella Vitale del servizio Beni monumentali e patrimonio.
Intanto i lavori di sistemazione della Casa della Patria sono ormai prossimi. L’affidamento è previsto per luglio. Si tratta di un investimento di complessivi 1.838.000 euro finanziati sia dalla Regione Emilia-Romagna (1.077.000 euro), che dall’amministrazione comunale attraverso fondi assicurativi (761mila euro).