Taglio del nastro delle mostre ‘Odessa sole mio’ e ’Anomaliae’. Ieri inaugurazione della neonata galleria d’arte e associazione culturale ‘Zanzara arte contemporanea’. Una doppia esposizione a cura di Sara Ricci, Giulia Giliberti, con il patrocinio della Regione, del Comune di Ferrara e dell’Università. Rimarrà aperta dal 27 settembre al 30 dicembre nei locali di via del Podestà 14A Ferrara. Nella prima sala la mostra fotografica ‘Odessa sole mio’, dedicata alla città ucraina. Raccontata attraverso gli scatti di David Grigoryan, 35 anni, nato in Georgia, ma cresciuto in Ucraina ad Odessa. Insieme alla compagna Anna, 36 anni, hanno dovuto compiere 15 ore di viaggio in bus per raggiungere Bucarest in Romania, dove hanno poi preso l’aereo per Bologna. Con un permesso del Ministero ucraino hanno portuto raggiungere l’Italia e Ferrara, per presenziare alla mostra. David Grigoryan, che ad Odessa fa la guida turistica, ha esposto le proprie immagini in Germania e Kyiv. Nel corso degli anni ha catturato scene di vita vissuta per le strade della sua città, prima e durante la guerra tuttora in corso in Ucraina. Il titolo "Odessa Sole mio" sottolinea il legame di David Grigoryan con Odessa e rimanda alla connessione tra Odessa e l’Italia. Immagini, raccolte anche in video realizzato dalla compagna Anna, dove si sentone il suono delle ‘sirene’ e si conclude con la canzone ’O sole mio’. Si narra che la canzone napoletana più famosa nel mondo sia stata concepita proprio a Odessa e ispirata al malinconico ricordo della città di Napoli dalle rive del Mar Nero. Nell’altra sala la mostra ’Anomaliae’ nasce dal desiderio dell’artista ferrarese Elisa Leonini di entrare all’interno di una forma che possiede e genera un suono, come un disco musicale. La ricerca di Elisa Leonini spazia dalla fotografia alla scultura. Partendo da ingrandimenti di frammenti di dischi in vinile e bachelite, realizzati al microscopio elettronico presso il Centro di microscopia elettronica dell’università degli studi di Ferrara, l’artista realizza immagini, suoni e sculture che mutano in paesaggi e territori sconosciuti.
Mario Tosatti