Oltre i disagi espressivi Una Ferrara di simboli

Una guida turistica con il metodo della comunicazione aumentativa e alternativa.. Coletti: "Progetto unico"

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Una guida di Ferrara in simboli curata con il metodo della comunicazione aumentativa e alternativa (Caa), tecnica in grado di facilitare la comunicazione delle persone con disagio espressivo e al centro di un progetto finanziato con 11.277 euro dall’assessorato alle Politiche Sociali. L’In-book si chiama ‘I love my Ferrara’ ed è stato realizzato da Riccardo ‘Ricki’ Tampieri, studente dell’istituito Einaudi che, insieme a un’equipe di docenti, ha prodotto un libro che racconta la storia cittadina in otto itinerari rinascimentali. La peculiarità di questa pubblicazione è che si tratta della prima guida turistica della città realizzata da una persona che presenta problemi di comunicazione attraverso la Caa. Proprio questa tecnica espressiva era stata centrale nel progetto candidato dal Csi – dal titolo ‘Anch’io conosco bene e comunico bene: la Caa al servizio della comunità’ – nell’ambito di un avviso pubblico da 180.627 euro finalizzato al rilancio sociale messo in campo dal Comune, su indicazione dell’assessore alle Politiche sociali Cristina Coletti.

"Questa bellissima guida di Ferrara – dichiara l’assessore Coletti – è il chiaro esempio di come si possano valorizzare, attraverso le loro abilità, le persone che vivono in condizioni di disabilità. Quello che Riccardo è riuscito a realizzare con gli insegnanti dell’Istituto Einaudi è qualcosa di unico ed è soprattutto un modello di vera inclusione. A maggior ragione per le persone svantaggiate, l’ambiente in cui si vive fa la differenza e in questa occasione abbiamo visto quanto la scuola sia un luogo fondamentale in cui, tramite gli insegnanti, far accrescere il livello di benessere di individui sfortunati, ma certamente non meno capaci. Come amministrazione siamo davvero fieri di quanto Riccardo ha saputo fare, a lui vanno tutti i nostri complimenti. La volontà è ora di mettere a disposizione la guida a chi visita la nostra città".

Ideatori del progetto sono stati Lara Visentini e Massimo Tampieri, genitori di Riccardo: "L’idea di partenza – sottolineano – era creare uno strumento che desse a Ferrara una visibilità internazionale, fruibile anche dalle persone più sfortunate. E non solo, abbiamo pensato anche a tutti i genitori come noi che vorrebbero per il proprio figlio un futuro decoroso, degno e pieno di soddisfazione: il messaggio è sensibilizzare le famiglie che il proprio figlio può avere capacità spendibili nella società". Oltre al contributo dell’amministrazione, l’iter di realizzazione della guida è stato completato dal supporto dello studio fotografico Brini e dello studio Borsetti: "Ringraziamo le imprese ferraresi – aggiungono i genitori – che si sono dimostrate sensibili dando vita a una fondamentale sinergia fra entità pubbliche e private".