Omicidio Bergamini, la ex è l’unica indagata

La procura chiude l’inchiesta e notifica l’atto a Isabella Internò testimone del presunto suicidio del calciatore morto in Calabria nel 1989

Domizio Bergamini bacia la foto del figlio Denis (foto Businesspress)

Domizio Bergamini bacia la foto del figlio Denis (foto Businesspress)

di Franco Vanini

Caso Denis Bergamini, l’inchiesta è chiusa. A 31 anni dalla morte del calciatore di Boccaleone, la procura di Castrovillari ha notificato ad Isabella Internò l’avviso di conclusione delle indagini relative al caso della morte di Denis, deceduto in circostanze ancora da chiarire a Roseto Capo Spulico, sulla Statale Jonica il 18 novembre 1989, investito da un autocarro guidato da Raffaele Pisano. L’ex fidanzata Isabella Internò, ora 51 anni, ha sempre dichiarato che Bergamini si era gettato sotto il camion, suicidandosi. Una tesi smentita però dagli esami autoptici e dalle perizie che nel 2017, dopo la riesumazione del corpo fecero emergere un’altra verità, sostenuta dalla Procura: Denis venne soffocato, poi la messinscena del finto suicidio per mascherare l’omicidio. Entro venti giorni Isabella Internò potrà chiedere di essere interrogata oppure potrà depositare memorie difensive. Il passaggio successivo dovrebbe condurre al giudice per l’udienza preliminare, il quale dovrà decidere per il rinvio a giudizio oppure per il proscioglimento. Il fascicolo, dopo il trasferimento a Potenza del procuratore capo Eugenio Facciolla, è adesso nelle mani del pubblico ministero Luca Primicerio.

Archiviata invece sia la posizione del camionista Raffaele Pisano, sia quella del marito della Internò, Luciano Conte, agente di polizia che era stato iscritto nel registro degli indagati nell’aprile del 2018 per favoreggiamento. La sorella Donata si trincera in un silenzio di attesa: "Per il momento preferisco non commentare", afferma in modo laconico, e lascia campo libero all’avvocato della famiglia Bergamini, Fabio Anselmo. Che non si fa pregare: "Abbiamo sempre sostenuto e dimostrato in un incidente probatorio che Denis Bergamini era stato ucciso. Abbiamo ottenuto la riapertura delle indagini e oggi prendiamo atto del termine dell’inchiesta".

Poi una nota critica sulla gestione delle delicate informazioni giudiziarie: "Dopo trentuno anni di battaglie per chiarire le modalità della morte di Denis, la famiglia Bergamini meritava maggiore considerazione e rispetto, non essere informata con un comunicato stampa". Riguardo al proscioglimento di Conte e Pisano, l’avvocato Anselmo è prudente: "Non siamo stati avvisati della richiesta di archiviazione; per il momento non do alcun giudizio, aspetto di conoscere gli atti. Abbiamo presentato richiesta di accesso agli atti, quando ne avremo preso visione potremo esprimerci a ragione veduta. Proprio per questo non sono prevedibili tempi e tappe del procedimento giudiziario successivo".