Omicidio di Bondeno, il giudice conferma il carcere per Saveri

In carcere da martedì, il compagno 45enne accusato dell’omicidio di Rossella Placati non ha ancora confessato e in aula si è avvalso della facoltà di non rispondere

Rossella Placati e Doriano Saveri, sospettato di averla uccisa

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Ferrara, 26 febbraio 2021 - Il giudice Vartan Giacomelli ha confermato il fermo per omicidio volontario aggravato di Doriano Saverisospettato di aver ucciso la compagna Rossella Placati e ha adottato, come richiesto dalla Procura di Ferrara, la misura cautelare in carcere per pericolo di inquinamento delle prove, pericolo di fuga e reiterazione del reato.

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Omicidio di Bondeno: Rossella Placati uccisa con tre coltellate al cuore

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Era fissato per stamattina il primo snodo giudiziario dopo il fermo dell’artigiano edile di 45 anni. L’uomo infatti è comparso davanti al giudice per l’udienza di convalida del fermo di indiziato di delitto emesso dal pubblico ministero Stefano Longhi all’alba di martedì.

Il giudice - da quanto si apprende - avrebbe confermato tutte le ipotesi presentate in mattinata all'udienza di convalida dalla Procura, che fissa l'orario della morte della donna domenica sera dopo le 22 e soppesato attentamente i gravi indizi di colpevolezza che sono emersi e raccolti dagli inquirenti, i Carabinieri di Cento, Bondeno e Ferrara.

Gli indizi e soprattutto l'orario della morte, fissata alla domenica sera dai medici legali, dovranno comunque essere confermati dagli accertamenti in corso e dall'autopsia in programma lunedì 1 marzo che sarà eseguita dai medici legali Gaudio e Marino. Questo è quanto il giudice ha sintetizzato dopo l'udienza di questa mattina. Sulla decisione, il difensore dell'indagato, si è limitato ad osservare che "leggeremo il provvedimento e valuteremo se nei prossimi giorni impugnare nelle sedi opportune il provvedimento al tribunale del Riesame".

L'udienza di stamane è durata due ore davanti al giudice, prima per questioni preliminari legate alla nomina dell'avvocato difensore, confermato nel legale Sergio Pellizzola, poi per la discussione del fermo per omicidio volontario aggravato dal grado di parentela con la vittima: durante l'udienza, Doriano Saveri, l'artigiano fermato da Procura e Carabinieri con l'accusa dell'omicidio della compagna si è "avvalso della facoltà di non rispondere", mentre il Pm, Stefano Longhi ha 'in primis' chiesto la convalida del fermo di indiziato di delitto, deciso martedì scorso dopo un interrogatorio fiume di Saveri, in cui l'accusato ha negato tutto. Poi, lo stesso Pm ha chiesto al giudice Giacomelli la misura cautelare in carcere per Saveri, per i gravi indizi di colpevolezza per cui gli inquirenti gli contestano l'omicidio. Il giudice si era riservato la decisione sciogliendola entro le 17 di oggi, poiché scadevano i termini previsti per il fermo.

Le indagini degli investigatori

All’origine del provvedimento, lo ricordiamo, ci sono diversi elementi riscontrati dagli investigatori, tra cui il racconto fatto dal compagno della vittima, ritenuto "lacunoso e contraddittorio". L’uomo, durante il lungo interrogatorio iniziato nel pomeriggio di lunedì e terminato a notte inoltrata, avrebbe ripercorso la giornata di domenica e le prime ore di lunedì, indicando circostanze, spostamenti e incontri. Alcune parti del suo racconto sono state confermate, altre invece non collimavano per nulla con quanto appurato dai carabinieri.

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Ed è proprio su questi ‘buchi’ che gli investigatori lavorano da lunedì. Lo scopo è quello di riempire un ‘vuoto’ di circa dodici ore, tra le 19 circa di domenica, quando la coppia avrebbe litigato, e le 8.45 di lunedì, quando Saveri si è presentati alla caserma dei carabinieri di Bondeno dicendo di aver trovato Rossella esanime sul pavimento del bagno dell’abitazione che condividevano da circa un anno. Cosa è successo nel frattempo? In quel lasso di tempo, il 45enne sarebbe uscito di casa due volte. La prima, la sera di domenica, dopo la lite scoppiata per motivi banali. Lasciata l’abitazione sarebbe andato a Vigarano, dove ha incontrato delle persone. Poi sarebbe rientrato prima delle 22. La notte l’avrebbe trascorsa in casa, ma in un’altra stanza rispetto a quella in cui dormiva la donna.

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La seconda, la mattina successiva. Una vicina dice di averlo visto partire in auto intorno alle 7.10. Sarebbe poi rientrato intorno alle 8.45, quando ha scoperto il corpo. Ma non è tutto. C’è infatti chi sostiene di averlo notato, intorno alle 22 di domenica, spostare la propria auto e quella della 51enne. Tutti elementi raccolti e scandagliati dagli inquirenti che hanno anche valutato la possibilità che qualcuno possa essere entrato in casa durante i periodi di assenza dell’artigiano e aver colpito Rossella. Ipotesi che però non sembrano convincere carabinieri e magistrato. Un altro punto d’ombra è l’ora esatta del decesso. Rossella sarebbe infatti morta qualche tempo prima del ritrovamento. Dai primi riscontri medico-legali sarebbe emersa una forbice temporale piuttosto ampia, forse addirittura tale da far risalire il decesso alla sera precedente. Conferma o smentita si potrà però avere solo all’esito dell’autopsia, fissata per lunedì.

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Intanto, Saveri rimane granitico sulla sua posizione. Sin dal momento della scoperta del corpo ha negato ogni suo coinvolgimento. E così ha fatto anche ieri mattina, quando ha incontrato in carcere il suo difensore, l’avvocato Sergio Pellizzola. Resta da capire se confermerà la sua versione anche oggi davanti al giudice oppure se l’udienza di convalida segnerà una svolta nelle indagini sul fatto di sangue.