Variante Omicron: "Picco di contagi tra due settimane"

Il punto settimanale sulla diffusione epidemiologica sull’intero territorio estense con l’azienda Usl. Il direttore sanitario Ciotti: "Il contagio aumenta da dieci settimane". Incremento delle vaccinazioni

I sanitari alle prese con un paziente ricoverato in terapia intensiva (foto d’archivio)

I sanitari alle prese con un paziente ricoverato in terapia intensiva (foto d’archivio)

Ferrara, 29 dicembre 2021 - Una media di 212 casi positivi al giorno da una settimana. L’incidenza che sale e che raggiunge il valore di 411 casi positivi ogni 100mila abitanti contro i 460 casi positivi ogni 100mila abitanti della media nazionale. La pressione ospedaliera inoltre registra 205 persone ricoverate e 15 sono in terapia intensiva (11 a Cona e 4 si trovano in quella dell’ospedale del Delta). Il punto pandemia settimanale descrive una situazione che nel Ferrarese non smette di registrare la crescita dei contagi. E l’aumento si rileva "da dieci settimane" sottolinea il direttore sanitario dell’ Ausl Emanuele Ciotti. Gli ospedali iniziano a riempirsi di pazienti Covid e dunque "in questi giorni abbiamo in programma di riconvertire un altro reparto dell’ospedale di Lagosanto per avere 15 nuovi posti letto" spiega ancora Ciotti. Una riconversione necessaria "perché il personale a disposizione è sempre quello" evidenzia. I posti letto messi a disposizione nel Ferrarese per i malati di Covid sono 223 ma con già 205 ricoveri servono altri letti.

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E secondo i dati in mano ad Ausl, dopo aver trovato solo 10 casi, la variante Omicron, più infettiva, "non è ancora quella prevalente sul territorio ma lo diventerà fra due settimane" annuncia ancora il direttore sanitario. La pressione degli ospedali estensi, dunque, continua a salire (101 letti sono messi a disposizione dagli ospedali territoriali di Cento e il Delta mentre i restanti per arrivare a 223 sono tutti all’ospedale di Cona) così come aumentano i casi in terapia intensiva ma i 15 pazienti presenti sono comunque inferiori ai 28 di un anno fa. E questo dipende dal fatto che proprio il 27 dicembre 2020 partì la campagna vaccinale. I primi a essere vaccinati furono gli operatori sanitari che attualmente contano una ventina di nuovi contagiati. "Purtroppo la virante Omicron sembra reinfettare chi ha già avuto il Covid e sembra anche penetrare fra coloro che il vaccino lo hanno fatto più in là nel tempo" afferma anche l’epidemiologo e coordinatore dello staff della direzione generale Mario Braga che sottolinea come sia importante sottoporsi alla "terza dose che sembra avere, invece, una copertura dell’80 per cento". La situazione nelle Cra. "Ci sono 15 strutture isolate, e sei di queste sono dei focolai. Ma solo un paio presentano una diffusione del virus significativa fra il personale e gli ospiti" puntualizza il responsabile dell’attività socio-sanitaria di Ausl Franco Romagnoni che aggiunge: "Parliamo tuttavia di 50 casi in tutto. Una volta che avremo l’esito dei controlli effettuati in queste ore potrebbero aumentare, al massimo, di una decina di casi". Anche nelle cra, afferma Romagnoni, il vaccino ha fatto la differenza "perché le persone che hanno ricevuto la doppia dose presentano pochi sintomi e di solito le situazioni si risolvono in una decina di giorni". Le vaccinazioni . "Siamo a quota 667mila vaccinazioni effettuate" così Ciotti che ricorda che da lunedì sono aperte le vaccinazioni per la dose booster anche per gli adolescenti dai 16 ai 17 anni (5532 persone totali). Sono 500 invece i bambini della fascia 5-11 anni che sono stati già vaccinati. "Notiamo un incremento del numero delle vaccinazioni tanto che nella giornata di lunedì abbiamo effettuato 2200 somministrazioni".