MATTEO RADOGNA
Cronaca

Operaio morto, indagato il titolare

Comacchio, il datore di lavoro nel miriro della procura per il decesso del 71enne: omicidio colposo

Sul luogo della tragedia i carabinieri, i vigili del fuoco, il 118 e lo Spisal

Sul luogo della tragedia i carabinieri, i vigili del fuoco, il 118 e lo Spisal

In queste ore il pm Barbara Cavallo iscriverà nel registro degli indagati il datore di lavoro di Agostino Scavo, il 71enne morto dopo essere precipitato da un’impalcatura l’altro ieri in viale Stati Uniti d’America al Lido delle Nazioni. L’uomo, pur essendo in pensione e senza un regolare contratto, lavorava nel cantiere. Su questo punto la procura vuole fare luce e anche sulle cause delle morte. Non è chiaro se il decesso sia dovuto alla caduta o a un malore improvviso che avrebbe colpito l’uomo, che poi sarebbe precipitato. L’autopsia dovrà chiarire questo aspetto non secondario. Per quanto riguarda la sicurezza del cantiere, la sicurezza sul lavoro dell’Ausl non rilevato anomalie o irregolarità. L’incidente dell’altro giorno si è verificato in una villetta in ristrutturazione. Sui ponteggi, insieme agli operai, c’era anche Scavo e, per cause ancora in corso di accertamento, avrebbe perso l’equilibrio e cade. Sarebbe caduto da un’altezza metro e mezzo, fermandosi nel ponteggio sottostante. Gli altri lavoratori hanno sentito il rumore dell’impatto e hanno visto il corpo immobile. È partito immediatamente l’allarme ai soccorsi. A nulla sono valsi i tentativi dello staff del 118, che hanno potuto soltanto constatarne il decesso. Sull’ennesimo incidente sul lavoro la nota di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil: "Sono anni che ripetiamo le richieste di maggiori controlli e una legislazione che punisca severamente i datori di lavoro inadempienti sui sistemi di sicurezza da adottare nei cantieri. Il settore delle costruzioni edili di Ferrara dice basta. Servono maggiore sicurezza, piu formazione dei lavoratori che operano nel settore edile. Su queste misure fondamentali per salvaguardare la vita dei lavoratori, formazione e sicurezza non possono essere assoggettate alla logica del lucro e della speculazione per risparmiare sui costi dell’appalto. Diciamo basta alla pratica del massimo ribasso e ai subappalti a cascata che costituiscono le maggiori cause dei decessi nei cantieri edili. Chiediamo che la Prefettura convochi con urgenza un incontro, per condividere con le parti sociali un percorso che possa essere di aiuto a garantire più controlli sul nostro territorio e a svolgere una autentica opera di prevenzione".