Operaio morto dal ponteggio, verifiche sull’imbracatura

La procura muove i primi passi per ricostruire i dettagli della tragedia in cui ha perso la vita il trentaseienne Miz Mohamed Fawzi

L'operaio morto sul lavoro in un cantiere di Ferrara

L'operaio morto sul lavoro in un cantiere di Ferrara

Ferrara, 12 maggio 2022 - Ascoltare testimoni e fare chiarezza sui sistemi di sicurezza adottati. Sono le due direttive lungo le quali si sta muovendo la procura nelle indagini sull’infortunio sul lavoro che è costato la vita al trentaseienne Miz Mohamed Fawzi, l’operaio precipitato da oltre quindici metri di altezza mentre stava smontando le impalcature dalla facciata di un palazzo di via Borgo Punta. Dagli istanti immediatamente successivi alla tragedia, il cantiere è stato posto sotto sequestro. Ora la lente della procura si sta stringendo sulla natura dell’imbracatura che l’operaio indossava. L’obiettivo è capire cosa sia andato storto e perché i dispositivi non lo abbiano salvato. L’altro fronte è quello delle testimonianze. Gli inquirenti stanno sentendo una serie di persone, con lo scopo di ricostruire l’accaduto in ogni minimo dettaglio. Altri elementi utili all’indagine arriveranno infine dall’autopsia disposta sul corpo dell’operaio. Al momento, l’inchiesta per omicidio colposo aperta dal pubblico ministero Ciro Alberto Savino è ancora contro ignoti.

Operaio caduto dal ponteggio a Ferrara. Tre indagati per omicidio colposo

La tragedia che ha spezzato la vita di Miz Mohamed Fawzi si è consumata poco dopo le 10 dell’altro ieri, in un palazzo di via Borgo Punta. Il trentaseienne egiziano, dipendente di una ditta di Baricella (Bologna), stava smontando le impalcature utilizzate per le opere di ristrutturazione di un condominio eseguite dalla società Tassi Group di Cento nell’ambito del superbonus 110%. A un tratto, per cause in via di accertamento, è precipitato dal ponteggio dell’ultimo piano. All’arrivo dei soccorsi, per lui non c’era ormai più nulla da fare. Sul posto, oltre ai sanitari del 118, sono intervenuti gli agenti della polizia di Stato e il personale del Servizio prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro dell’Ausl per tutte le verifiche del caso.

L’infortunio di Borgo Punta – arrivato a poche ore da un altro episodio avvenuto a Ostellato e nel quale è rimasto gravemente ferito un operaio – ha scatenato dure prese di posizione da parte dei sindacati, che hanno chiesto un incontro urgente al prefetto. "Da parte nostra, come sindacati del settore delle costruzioni – attaccano Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil –, siamo a denunciare che ancora una volta un lavoratore non fa più ritorno a casa. È inaccettabile sia umanamente che istituzionalmente. Tante sono le inadempienze, il non rispetto dei contratti e delle norme sulla salute e sicurezza, che quotidianamente vengono denunciate nei cantieri edili. Il settore delle costruzioni è diventato sempre più una giungla, difficilmente controllabile, se non si costruisce a monte un contratto in grado di condividere regole rispettate e applicate da tutte le imprese".