"Ora basta con tutte queste stragi Servono più controlli e attenzione"

Allarme del segretario Fsp polizia Zaccarini: "Mancano pattuglie sulle strade"

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FERRARA

La terra estense, purtroppo, continua a detenere il record negativo di avere le strade più pericolose in Emilia–Romagna e tra le più pericolose in Italia: quinto capoluogo di provincia su 107 per indice di mortalità. Non una novità, ma il mantenimento del primato e l’immobilità nel trovare soluzioni aumenta la preoccupazione. E il sindacato di polizia Fsp da anni denuncia come questa situazione sia legata, sicuramente alla condizione delle strade, alla mancanza di attenzione degli automobilisti, ma anche dalla carenza dei controlli. "Ferrara infatti è quinta in Italia (su 107 provincie) per morti sulle strade tra i 15 e i 34 anni, abbiamo infatti 1,70 morti ogni diecimila abitanti. Abbiamo ancora tutti negli occhi le immani tragedie, solo ultime in termini di tempo, dei due incidenti mortali che hanno coinvolto Manuel Lorenzo Edube Ntube e Stefano Garbellini. Tragedie che potevano (e dovevano) essere evitate – sottolinea Fabio Zaccarini, segretario provinciale Fsp – Sono anni che noi denunciamo, soprattutto a Ferrara, la mancanza di assegnazioni di nuovi agenti alla polizia stradale, che ha portato negli anni alla drastica diminuzione di qualsiasi tipo di controllo su strada. E’ ovvio che se sulle strade mancano i controlli e soprattutto manca la presenza delle pattuglie, le persone pensano di poter fare ciò che vogliono con la consapevolezza di rimanere, di fatto, impuniti".

E la soluzione non possono essere gli autovelox. "E’ diventata moda riempire le nostre strade di autovelox fissi, che hanno come unico risultato quello di far frenare i veicoli prima dell’apparecchiatura per poi riaccelerare fino al velox successivo – aggiunge Zaccarini – Diciamocelo chiaramente, la probabilità di essere fermato da una pattuglia della polizia stradale nella nostra provincia, è vicina allo zero. Le pochissime (3) assegnazioni di questi ultimi mesi, non hanno certo sanato il problema, qui è necessaria una serie strutturale di assegnazioni che vadano a coprire le decine di vacanze che si sono venute a creare negli anni a causa dei pensionamenti. E non dobbiamo dimenticare che senza prevenzione, non si fa nulla. Se non insegnamo ai nostri ragazzi il rispetto del codice della strada, non andiamo da nessuna parte. E’ necessario istituire programmi di educazione stradale nelle scuole con personale formato. In ultimo, non possiamo non considerare lo stato di manutenzione in cui versano le nostre strade. La maggior parte dei tratti stradali di competenza Anas e Provincia. Ci auguriamo che le istituzioni prima o poi si stanchino di questa strage".