"Ora il giudizio, vogliamo difenderci"

"Dopo oltre tre anni di indagini sarebbe il momento di mandarci a giudizio. Veniamo solo accusati, ma non abbiamo mai modo di difenderci. Io ho 400 dipendenti, e devo pensare anche al loro posto di lavoro". È il commento di Giuseppe Tassi, imprenditore indagato nell’ambito dell’inchiesta sui lavori allo stadio. La difesa di Tassi è stata l’unica a non associarsi alla richiesta di una perizia. L’imprenditore ha inoltre commentato la scelta della Spal di costituirsi parte civile solo nei suoi confronti: "Non mi stupisce che il Comune non si sia costituito parte civile, mentre mi rammarico per la scelta della Spal". La società, per bocca dell’avvocato Gianluca Cambareri, ha chiarito la propria scelta, spiegando di aver agito "in sede penale contro Tassi, mentre per tutti gli altri agiremo in sede civile, al fine di non sovrapporre i due piani della vicenda. Nessuna persecuzione nei confronti di Tassi. Vogliamo solo recuperare i costi sostenuti dalla società in questa circostanza".