
I volontari mostrano i loro attestati, orgoglio Avis
Una festa, del dono, della solidarietà, di un mondo fatto di cittadini che rispondono sempre presente. Sono questi gli ingredienti della festa dell’associazione Avis di Poggio Renatico che si è svolta l’altra sera. Sorrisi, tanti giovani, donne, persone che non hanno paura a fare la loro parte con un gesto che a volte, spesso, può salvare una vita.
E sono stati proprio loro, con l’attestato, la medaglia – ad essere i protagonisti della tradizionale festa sociale dell’Avis. Un’iniziativa molto partecipata, erano presenti il presidente del consiglio comunale Pier Giorgio Brunello e un rappresentante del direttivo Avis Provinciale Alessandro Berselli. Che hanno ringraziato i donatori. Poi, dopo il plauso, i riflettori si sono accesi sul loro volti, sulle loro storie di vita a volte così semplici, sempre così grandi nel momento in cui decidono di scendere in campo per il prossimo. Sono stati premiati ben 116 donatori, tanti. Diplomi, distintivi, abbracci e strette di mano. Poi il tempo di fare quattro chiacchiere, di confrontarsi tra i tavoli del ristorante. Menù da leccarsi i baffi, ma su tutto dominava la loro bontà. "Lo scorso anno siamo arrivati a tagliare il traguardo delle 764 sacche, un bel traguardo. Ma vogliamo fare di più, molto di più. Il nostro obiettivo sono quota ottocento, novecento sacche. Perché di sangue ce n’è sempre bisogno", le parole emozionate del presidente, salutate da un grande applauso. E’ intervenuto anche il presidente del consiglio comunale Pier Giorgio Brunello: "Grazie ai volontari, alla vostra opera sempre necessaria, preziosa". Tempo di ringraziamenti, tempo di premiazioni. Benemeriti.
Così suddivisi : Diploma con distintivo in rame 42; diploma con distintivo in argento erano 25; diploma con distintivo argento d’orato 20; diploma con distintivo in oro erano ben 15. Diploma con distintivo in rubino otto. Diploma con distintivo smeraldo sei. Il simpatico momento conviviale ha unito donatori e familiari nel sostegno della associazione. Il dolce l’hanno messo loro, a rendere più lieve la vita.