
Il consigliere regionale Calvano sosterrà. le proposte di. ’Lagosanto che si muove’
Nell’iniziativa pubblica, dedicata alla sanità nel Delta, promossa dal gruppo consigliare di "Lagosanto che si muove" tenutasi mercoledì sera nella sala consigliera del municipio laghese, sulla situazione dell’ospedale del Delta non è stato possibile trovare un momento di dialogo con gli esponenti e il pubblico di centrodestra. Tanto che a fine serata, quando prima del suo intervento la parte del centro destra era uscita, il capogruppo del Pd in regione Paolo Calvano ha dichiarato che "le proposte avanzate dal gruppo ’Lagosanto che si muove’ vanno nella giusta direzione per rafforzare l’Ospedale del Delta e dargli una identità partendo da alcuni elementi di eccellenza e specificità.
Come Pd in Regione quindi saremo al loro fianco nel sostenere queste proposte, confidando che anche l’atteggiamento di chi oggi governa Lagosanto sia collaborativo in tal senso". Le posizioni sono state da una parte con gli esponenti del gruppo consiliare Andrea Pambianchi, che ha trattato la responsabilità politica, e Roberta Bigoni che ha esposto un progetto per l’ospedale del Delta, accusando il governo di spendere soldi per le armi e poco e comunque non quanto servirebbe per la sanità in generale, privilegiando la sanità privata. Dall’altro versante, col sindaco Cristian Bertarelli, accuse alla Regione di scarsa attenzione verso il nosocomio laghese.
"Lo scopo sottinteso era quello di trovare una sintesi – commenta Pambianchi – e una connessione con l’attuale giunta laghese, presente numerosa, capeggiata dal sindaco e spalleggiata dagli esponenti dell’associazione salvaguardia del Delta". La consigliera Roberta Bigoni, nonché capo sala di un’unità operativa dell’ospedale, ha presentato un’analisi acuta e dettagliata, con passaggi aperti alla collaborazione, per poi parlare delle cose realizzabili in base delle risorse disponibili. Fra questi per l’ortopedia, "vista l’innegabile eccellenza, sarebbe indispensabile predisporre un piano di sviluppo specifico per non perdere competitività e renderla ancora di più un polo di riferimento per l’utenza. Poi prevedere un investimento tecnologico nella chirurgia robotica, indispensabile per essere considerati una struttura all’avanguardia, arginando la mobilità passiva ferrarese verso altre strutture sanitarie".
Proposta questa, purtroppo bocciata dall’ex assessore regionale alla sanità Raffaele Donini durante la campagna elettorale. Al di là delle posizioni sul campo, é innegabile che l’ospedale del Delta, con in estate 1.300.000 turisti sui lidi oltre ai residenti, debba essere potenziato anche in previsione di una popolazione sempre meno giovane e quindi più bisognosa di cure mediche.
cla. casta.