Ospedale, marcia verso la normalità

Nosocomio del Delta, ’aperti’ dieci posti letto della chirurgia. Saranno messi a disposizione per le urgenze

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La ’piastra’ chirurgica dell’ospedale del Delta di Lagosanto si avvia verso la normale attività pre-Covid. Da oggi, a partire dalle 20, saranno riaperti per le urgenze chirurgiche altri dieci posti letto. A darne conto è l’Azienda Usl di Ferrara. "Un’operazione – spiegano – resa possibile grazie al rallentamento della diffusione del Coronavirus. Dieci posti letto della piastra chirurgica B tornano disponibili e saranno messi a disposizione delle urgenze". I dieci posti letto inoltre, potendo sfruttare secondo necessità le stanze della piastra B come singole, potranno anche ospitare pazienti che necessitano di interventi chirurgici urgenti ma positivi al Covid, se asintomatici. Potranno anche servire per isolare pazienti chirurgici della Piastra A, asintomatici per malattia covid, che si siano positivizzati dopo il ricovero. Questa disponibilità di posti letto "è il tentativo – proseguono da Ausl – di dedicare più risorse alle necessità chirurgiche del Delta, affinché l’attività delle sale operatorie possa andare verso la normalità". Essendo ubicati in stanze singole, potranno isolare anche i casi che sono positivi e asintomatici al virus prima o dopo l’intervento. La nuova situazione di posti letto nell’ospedale di Lagosanto. Nella Piastra chirurgica A 36 posti letto (30 per pazienti programmati e 6 per i casi urgenti); nella Piastra Chirurgica B sono stati riaperti i 10 posti letto per pazienti urgenti (e per eventuali casi Covid asintomatici); per il Day surgery 6 posti letto. La riapertura di ulteriori dieci posti letto della Piastra Chirurgica B rappresenta un ulteriore passo verso la normale attività nell’ospedale di Lagosanto, che segue gli altri già compiuti nei mesi scorsi. Già alla fine di febbraio, l’Usl aveva comunicato il ritorno a ‘covid free’ della Piastra chirurgica A; dal 25 febbraio, un altro reparto si era aggiunto: quello dell’Unità operativa di Medicina. Segno, questo, di un cambiamento nell’impatto del Covid sia sulla popolazione che sulle strutture sanitarie, che era stato registrato nell’intervento della direttrice generale dell’Usl Monica Calamai, nell’ambito del punto pandemia settimanale. Erano stati forniti ulteriori dati riguardanti non solo l’emergenza sanitaria, ma anche sulla pianificazione che sarà messa in campo nei prossimi mesi.

Valerio Franzoni