Ospedale, quale futuro? "Nuvole sul punto nascita"

La capogruppo di Fratelli d’Italia, Francesca Caldarone, lancia l’allarme: "Si vocifera di una chiusura addirittura a giugno. L’amministrazione tace".

Ospedale, quale futuro?  "Nuvole sul punto nascita"

Ospedale, quale futuro? "Nuvole sul punto nascita"

CENTO

Il caso sul depotenziamento dell’ospedale sembrava chiuso dalle parole del sindaco Accorsi ma pare che all’orizzonte ci siano nuove difficoltà per il punto nascita, anche in vista dello scadere dell’emergenza sisma a dicembre, condizione che stava scongiurandone la chiusura. A lanciare l’allarme è Francesca Caldarone, capogruppo di Fratelli d’Italia. "Da fonti serie e attendibili, siamo venuti a conoscenza di problemi legati al personale che, se non saranno tamponati porterebbero, a giugno, alla chiusura del punto nascita – dice – ci auguriamo che l’Ausl riesca a trovare soluzione ma sarebbe l’ennesimo segnale non positivo che si dà,peraltro verso i vertici che stanno decidendo se concedere la proroga alla chiusura definitiva richiesta dalla Regione al Governo e sostenuta da un documento del consiglio comunale. A questo proposito noi ci siamo già mossi con i nostri rappresentanti a Roma ma di certo, non aiuta l’assoluto silenzio dell’amministrazione e anzi, riteniamo molto grave soprattutto quello dell’assessore alla sanità". Intanto continuano a farsi sentire le 7070 firme della petizione del centrodestra per chiedere il mantenimento dei servizi dell’ospedale e del pronto soccorso. "L’Ufficio di presidenza dell’ assemblea legislativa, ha iscritto l’oggetto all’ ordine del giorno generale della prossima Assemblea e all’esame della Commissione per le politiche per la salute e sociali – prosegue - la scelta di consegnare le prime 7070 firme raccolte in soli 20 giorni è risultata strategica per la città. Il sindaco Accorsi parla di vittoria perché il pronto soccorso non verrà chiuso, ma il problema non è questo: non si era mai parlato di una possibile chiusura ma di un depotenziamento. Ci sentiamo presi in giro. Il rischio è che vi sia la diminuzione da 2 medici di turno ad uno solo, che comporterà l’aumento dei tempi di attesa, limitando i servizi ai cittadini con tutto ciò che poi ne conseguirà. Faremo sentire la nostra voce in Regione. Le firme sono solo il primo passo". A chiedere chiarezza è anche Luca Cardi della Lega e Fabrizio Toselli di Forza Italia e Avanti Cento. "La bozza delle linee guida regionali per la riorganizzazione sembra prevedere tre ipotesi: il pronto soccorso di Cento sarà trasformato in un Dipartimento di emergenza urgenza di 1° o di 2° livello? Oppure sarà declassato a Centro assistenziale d’urgenza, con conseguenti possibili tagli ai servizi? - chiedono - Il fatto che anche i consiglieri più lontani dal centrodestra siano arrivati a copiare la nostra iniziativa della raccolta firme è la prova che la nostra richiesta è di buonsenso. Ci aspettiamo che Accorsi non si nasconda dietro ad annunci e mezze verità per far passare sotto traccia eventuali tagli. E nessuna parola sul Punto Nascite".

Laura Guerra