"Ospedale, seduta pubblica Chiediamo spiegazioni"

Marco Gallerani, del gruppo di cittadini uniti per il Pronto Soccorso: "Per trasparenza mostrateci in streaming la commissione coi vertici Asl".

"Ospedale, seduta pubblica  Chiediamo spiegazioni"
"Ospedale, seduta pubblica Chiediamo spiegazioni"

Il gruppo dei Cittadini Uniti in Soccorso al Pronto Soccorso di Cento torna a farsi sentire chiedendo a gran voce che la seduta della Commissione comunale sull’ospedale sia anche in streaming, "per dare più trasparenza e divulgazione" e, nel contempo, si domandano i motivi che hanno portato il gruppo d’opposizione Orgoglio Centese a non aver ancora depositato le firme dei cittadini raccolte da aprile, che chiedono il non depotenziamento dell’ospedale. "Apprendiamo con soddisfazione di una seconda convocazione per il prossimo 20 settembre, con all’ordine del giorno l’audizione della direzione generale dell’Asl di Ferrara per la situazione del punto nascite e del pronto soccorso dell’ospedale di Cento – dice Marco Gallerani – Data la grandissima importanza dell’evento e richiamando l’assoluta necessità di trasparenza, siamo a chiedere che l’incontro sia reso pubblico con una diretta streaming, così che la cittadinanza possa assistere e giungere a conoscenza diretta di quanto la direzione generale dell’Asl di Ferrara esternerà durante l’assise".

E rimarca. "Lo chiediamo in nome della trasparenza, dopo che i cittadini si sono trovati a fatti compiuti senza alcuni servizi e l’inaccettabile silenzio dell’amministrazione comunale, in un rimpallo di responsabilità con le opposizioni. Ci auguriamo pertanto che i tempi dei silenzi e delle prese d’atto delle decisioni già prese siano terminati e che possa finalmente iniziare quel grande progetto comune di fare dell’Ospedale di Cento una struttura strategica del servizio sanitario pubblico del territorio dell’Alto ferrarese, oltre a quello delle cinture esterne bolognesi e modenesi. A Pettazzoni e al suo gruppo Orgoglio Centese voglio anche rinnovare l’invito a depositare le firme raccolte – aggiunge –. Non si capisce perché non siano state consegnate in Regione, diventando ora inutili visto che in commissione saranno comunicate anche decisioni e che il 30 settembre sapremo se il punto nascita riaprirà o se rimarrà chiuso, visto che le ostetriche sono state spostate e la sala parto è diventata un magazzino.

E’ inutile raccogliere firme se poi non vengono depositate prima che le decisioni siano prese e questo mi lascia anche un po’ di amaro in bocca, visto che ci era stato detto essere una raccolta trasversale a cittadini e politica. Io stesso mi ero attivato ed erano anche state raccolte durante la nostra manifestazione di aprile alla Rocca. Firme rimaste nel cassetto. Noi facciamo una battaglia di civiltà per salvare Ospedale e servizi e speravamo di avere con noi tutto il consiglio comunale, ma prendiamo atto che invece ci sono stati solo silenzi".

Laura Guerra