Osservatorio, c’è Helios "Strumento importante"

Il vicepresidente degli Astrofili: "È un radiotelescopio a bassa frequenza. In questo momento sarà impegnato per studiare i brillamenti del sole"

Migration

CENTO

Il gruppo Astrofili Centesi è formato da appassionati di astronomia a cui il Comune ha dato in utilizzo l’osservatorio astronomico ’P.Burgatti’ per i propri studi e per divulgare le loro conoscenze di astronomia. E’ proprio con questo scopo che hanno appena realizzato una particolare strumentazione, rara da trovare, che sta già portando a Cento l’attenzione della comunità scientifica. Si chiama ‘Helios Vlf solar telescope’ e sarà inaugurato oggi alla presenza di rilevanti autorità in campo astrofisico. "Helios è un radiotelescopio che funziona a bassa frequenza fino alle onde medie – spiega Thomas Mazzi, vicepresidente dell’associazione Astrofili – In questo momento sta osservando i brillamenti del sole ma osserva contemporaneamente anche la formazione della ionosfera, le scariche atmosferiche e stiamo lavorando per ampliarlo a sentire le correnti formate dalle tempeste geomagnetiche. Una strumentazione progettata e realizzata da noi, completamente made in Cento, basato sulla poca letteratura disponibile". Ostacolo che gli Astrofili sono riusciti a superare. "E’ formato da un’antenna particolarmente sensibile che abbiamo costruito noi, lavorandoci davvero tanto – prosegue – Il problema è stato ricavare formule e prove per capire dove agire. Abbiamo dunque studiato e creato un prototipo che ci ha portato a progettare l’antenna di 25 metri, sensibilissima e posizionata completamente sotto terra. Le informazioni che fornisce, saranno poi disponibili on line e tutti potranno vedere i dati raccolti dall’osservatorio di Cento. La nostra speranza è diventare uno di punti di riferimento per la comunità scientifica amatoriale e non solo, così come per gli studenti. Elios è un grande progetto e i dati che sta mostrando, a detta di tutti, sono interessanti". E qualche piccola strabiliante particolarità, l’ha già mostrata. "Avere uno strumento così sensibile permette di avere dati e valori da condividere con la comunità scientifica portando anche molta visibilità all’osservatorio centese portandolo in una posizione più di rilievo- annuncia – di recente, ad esempio, siamo riusciti a sentire i brillamenti del sole di notte, riflessi dalla luna piena. Personalmente non ho mai letto nulla in merito a questa particolarità e si sta andando in un campo inesplorato. Il nostro obiettivo è dunque specializzarci di più e diventare un punto di riferimento sull’attività del sole, ma anche dare la possibilità ai tesisti dell’università di venire da noi invece di impegnare grosse strutture costose". Tante le cose che può fare Helios. "Si può vedere molto bene la formazione della ionosfera, come si comporta, la formazione diurna e gli strati, i raggi cosmici di notte – illustra - i brillamenti solari che vanno a sollecitarla di giorno e di notte".

Laura Guerra