Padre e figlio al Riesame. La difesa: "Ai domiciliari"

La richiesta dei legali del baristi. Il giudice si riserva la decisione sulla misura

Padre e figlio al Riesame. La difesa: "Ai domiciliari"
Padre e figlio al Riesame. La difesa: "Ai domiciliari"

Mauro e Giuseppe Di Gaetano potrebbero lasciare il carcere, dove sono reclusi dal primo settembre con l’accusa dell’omicidio di Davide Buzzi, 43 anni, e del tentato omicidio di Lorenzo Piccinini, 21 anni. Una circostanza che si verificherebbe qualora il tribunale del Riesame accogliesse l’istanza dei loro difensori, gli avvocati Michele Ciaccia e Stefano Scafidi. I legali hanno infatti chiesto per padre e figlio la misura degli arresti domiciliari. Al momento, il giudice si è riservato la decisione.

Mauro e Giuseppe Di Gaetano, 41 e 69 anni, sono ormai da più di due settimane all’Arginone, in isolamento e sotto stretta osservazione per timori di possibili ritorsioni o vendette. I due sono accusati di aver ucciso Buzzi e ferito gravemente Piccinini al culmine della lite avvenuta nel locale di via Bologna. Il fatto di sangue è avvenuto dopo un paio di settimane di tensione, iniziate con la morte di un diciannovenne, Edoardo Bovini, stroncato da un malore proprio davanti al Big Town dopo aver verosimilmente assunto cocaina. Bovini era il figliastro di Buzzi e quest’ultimo attribuiva a Di Gaetano una responsabilità nell’accaduto. In particolare – a detta del 43enne –, il barista avrebbe tardato nel chiamare i soccorsi (circostanza smentita dai fatti in quanto Di Gaetano quella sera era fuori città per lavoro). Nei giorni successivi, il barista sporse denuncia nei confronti di Buzzi, asserendo che il 43enne gli avrebbe chiesto tremila euro e la chiusura del locale entro il 25 settembre, altrimenti gli avrebbe dato fuoco.

f. m.