REDAZIONE FERRARA

Palio di Ferrara 2025: putti e putte, trionfano San Giacomo e San Giorgio. Santo Spirito, che finale

Devid Boldrini e Francesca Campagnoli sono i più veloci nelle corse. Il capolavoro di Thomas, su Soldatino Moreno. Il ‘Visentini’ a San Luca

Il grande spettacolo del Palio di Ferrara, la festa per la vittoria di San Giacomo con il putto Devid Boldrini, l’arrivo della putta di San Giorgio, Francesca Campagnoli e Thomas Bresciani su Soldatino Moreno trionfa per Santo Spirito

Il grande spettacolo del Palio di Ferrara, la festa per la vittoria di San Giacomo con il putto Devid Boldrini, l’arrivo della putta di San Giorgio, Francesca Campagnoli e Thomas Bresciani su Soldatino Moreno trionfa per Santo Spirito

Ferrara, 31 maggio 2025 – Otto contrade, quattro palii. L’ultimo, di fatto, il più significativo. Si sono concluse le corse all’antico Palio, nella Piazza Nova: Piazza Ariostea. Rioni e borghi si sono radunati nei pressi del Castello Estense: all’interno, invece, si è riunita la Corte Ducale, che si è poi indirizzata verso Piazza Ariostea, passando prima per Corso Ercole I d’Este, quindi di fronte a Parco Massari, incontrando anche una formazione ridotta di animalisti, in protesta pacifica ma decisa.

Subito dietro, la sfilata delle otto contrade: Borgo San Giorgio, Rione San Paolo, Rione San Benedetto, Rione Santo Spirito, Rione Santa Maria in Vado, Borgo San Giacomo, Borgo San Luca, Borgo San Giovanni. Il primo momento significativo della serata, la premiazione per il Magnifico Corteo, con l’assegnazione dei riconoscimenti dedicati a Nino Franco Visentini e a Cecilia Toselli: ad aggiudicarseli, quest’anno, è Borgo San Luca, di cui la stessa Toselli faceva parte.

Grande, quindi, la commozione, che lascia il posto all’adrenalina, all’ingresso di San Giovanni, contrada vincitrice dell’ultima edizione del Palio e detentrice del vessillo De Domo Este, che viene consegnato alla Corte Ducale.

In linea con il meteo (e con l’umidità), il clima in piazza è già caldo. Quello che segue è uno dei momenti più emozionanti del Palio: la performance del Gruppo Unico, formato da sbandieratori e musici, dopo che l’araldo ha dato lettura dell’Editto di apertura delle gare 2025, chiusa con la tradizionale corsa liberatoria degli sbandieratori.

Sta per cominciare l’ultimo atto del Palio: Este Viva. Si inizia dai putti, per giocarsi il primo dei quattro Palii: quello dedicato a San Romano. La gara sembra subito assestata dopo il primo giro: infatti, il putto di San Giorgio stacca tutti e si presenta in testa, seguito da San Giovanni e San Luca. Chi spinge all’inizio, però, dev’essere anche bravo a mantenere la posizione. Non succede quasi mai: tant’è, San Giorgio non ce la fa più e i putti di San Luca e San Giacomo recuperano, seguiti da Santo Spirito. È proprio San Giacomo, alla fine, ad aggiudicarsi il Palio di San Romano, con il putto Devid Boldrini. Secondi e terzi: San Luca e Santo Spirito, con i putti Nicola Scanavacca e Michele Izzi.

Pronte a giocarsi il Palio di San Paolo, le putte si sono subito allineate nell’ordine di sorteggio. Diversa corsa, inizio simile, finale diverso: la putta di San Giorgio, infatti, prende il primo posto da subito e lo mantiene. A nulla servono i tentativi di rimonta di San Luca, Santo Spirito e sul rettilineo finale, di San Giovanni. Il palio di San Paolo va quindi a Francesca Campagnoli, di San Giorgio, con tanto di prima invasione di piazza (e qualche cellulare smarrito nei festeggiamenti).

Si alza la temperatura della competizione. In attesa della gara dei cavalli, è il turno degli asini, che entrano nell’anello a singhiozzi, condotti dai palafrenieri. Ci si aggiudica il Palio di San Maurelio. Quest’anno, per la prima volta, il controllo delle partenze è affidate a uno starter elettronico. Cinque secondi nel rettangolo: se non si sta dentro, la partenza è falsa. Sono ben quattro le false partenze e tanta è la confusione all’inizio: gli staffieri di San Giovanni e San Luca battibeccano, mentre quello di Santa Maria ha problemi con l’asino, tant’è che cade pericolosamente. A creare più tafferuglio è lo staffiere di San Giovanni, tant’è che San Luca per un attimo è costretto a scendere e comincia a lanciare accuse: aumenta la tensione.

La quinta partenza è quella buona ed è proprio San Luca a prendere la testa della classifica, dietro San Giacomo e Santo Spirito. È questa la formazione che stacca gli altri staffieri, con San Luca saldamente in testa, fino a che Santo Spirito prende vigore e sull’ultima curva si ritrova in testa, tagliando il traguardo. Il palio di San Maurelio va quindi a Thomas Bresciani, su Soldatino Moreno, della contrada di Santo Spirito.