Palio, spettacolo e polemiche per l’Omaggio al Duca

Bella rappresentazione di San Paolo. Ma molti recriminano per la sospensione del premio ‘Nives Casati’

Un momento della rappresentazione del Rione San Paolo nel cortile del Castello (foto Businesspress)

Un momento della rappresentazione del Rione San Paolo nel cortile del Castello (foto Businesspress)

Ferrara, 9 marzo 2019 - Un suggestivo spettacolo del Rione San Paolo ha dato il via, in Castello, al ciclo primaverile dell’Omaggio al Duca. Ma la battaglia tra Giorgio e il Drago non è nulla, rispetto alle polemiche che stanno montando, nel mondo del Palio, per la decisione di sospendere l’assegnazione del premio Nives Casati, riservato alle migliori coreografie. Una decisione, motivata dall’Ente Palio con la necessità di cambiare la formula di una manifestazione (un tempo legata alle sole esibizioni durante la serata del Guramento, a metà maggio), che via via ha perso mordente. Sia per il cambio di location, dal Castello a piazza Municipale, che per l’idea di abbinarla proprio ai vari Omaggi al Duca, che si susseguono settimanalmente. Alcune contrade, evidenziando il timore che non ci fosse un giudizio omogeneo e imparziale, si sono sfilate; così all’Ente Palio non è rimasto che sospendere il premio, rinviandolo a settembre, con modalità però tutte ancora da decidere. Un rinvio che, a detta di molti, prefigura l’abbandono definitivo a un premio che, specie negli anni d’oro, era visto dalle contrade come una sorta di quinto Palio. Davvero non si poteva fare diversamente? Magari collegandone l’assegnazione al recente Carnevale rinascimentale, nel quale Borghi e Rioni hanno svolto comunque i propri spettacoli? In ogni caso ieri San Paolo, con una coreografia originale e fastosa, sia nell’allestimento che nei costumi, hanno fatto capire che il rione bianconero sarebbe stato pronto a battersi. Non solo per sconfiggere il Drago, ma anche per superare Santa Maria in Vado, tradizionale mattatrice del Nives Casati, o Santo Spirito che ha svettato in una recente edizione. Niente da fare. Gli spettacoli ci saranno, e saranno belli come assicurano i responsabili di Borghi e Rioni. Ma il premio sarà, per ora, soltanto l’applauso del pubblico. Quello sì, non è stato abolito. E già oggi era folto ed entusiasta.

Stefano Lolli