"Palio, storia e identità Io sarò Ercole d’Este"

Il presidente di Ferrara Arte è stato invitato come ospite d’onore in occasione della ripresa della rievocazione

Migration

Vittorio Sgarbi, questa sera è stato invitato come ospite d’onore al corteo storico del Palio. Con che abito vestirà?

"Vestirò i panni del secondo duca di Ferrara, Ercole I d’Este – risponde il presidente di Ferrara Arte – . L’uomo al cui ingegno si deve l’addizione rinascimentale della città. Una figura che ha fatto della bellezza la cifra della sua vita. Un po’ come me, del resto".

Dopo due anni di stop, la grande tradizione del Palio rivive. Cosa rappresenta per Ferrara il Palio?

"La rievocazione storica da alla nostra città un’energia, che è quella del passato. In qualche modo il Palio rappresenta un ponte fra la modernità e il passato. Il Palio, inoltre è identità, è cultura".

Oltre a un grande sforzo che le contrade, specie in questi due anni difficili, profondono nel cercare di mantenere viva una tradizione che non deve tramontare.

"La forza del Palio, in qualche modo, è stata proprio questa. Trovare, sempre nuovo slancio, nuovo vigore, senza però perdere mai il suo legame con la tradizione e i riti che lo contraddistinguono. In più il Palio di Ferrara ha qualcosa di irripetibile, e che neanche quello di Siena può fregiarsi di avere".

Ossia?

"Il Palio e i personaggi che lo compongono sono stati dipinti nei saloni di Palazzo Schifanoia. Una sublimazione di bellezza".

Insomma il passato, verso il quale il Palio funge da ’ponte’, non è poi da dimenticare.

"Tutt’altro. La città di Ferrara vive di passato. Vive dei suoi monumenti, lascito di temi remoti. Vive di antiche vie che l’hanno resa, nei tempi più recenti, una città a misura d’uomo e dalla vivibilità invidiabile. E, il Palio, è un’occasione rara per riassaporare quei fasti d’un tempo in cui Ferrara fu un grande scrigno di meraviglie".

Federico Di Bisceglie