«Spal, la mia vera squadra del cuore, scuola di vita e di teatro»

Paolo Rossi, in questi giorni al Comunale, confessa l’amore sconfinato per i biancoazzurri. Domani l’intervista completa

L’attore e regista Paolo Rossi con capitano Mirko Antenucci al centro allenamento di via Copparo

L’attore e regista Paolo Rossi con capitano Mirko Antenucci al centro allenamento di via Copparo

Ferrara, 17 aprile 2019 - «Alla Spal devo anche il mio debutto in televisione. Fui ripreso dalla Rai, al Mazza, seduto su un cartellone pubblicitario. Forse fu un segno del destino, ma quell’esordio mi costò caro con mia madre». Questo, e altri aneddoti di una straordinaria passione calcistica, nell’intervista all’attore e regista Paolo Rossi, domattina sulle pagine del Resto del Carlino. A Ferrara con il suo ultimo spettacolo, Il Re Anarchico, già in scena ha indossato a sorpresa (stupendo i suoi stessi comprimari, oltre che il pubblico) la maglia della Spal: «Me l’ha regalata Walter Sabatini, che ha capito qual è la mia vera passione». Così, da vero tifoso, oggi pomeriggio Paolo Rossi ha incontrato i propri beniamini al centro di via Copparo: accolto con grande cordialità dallo staff biancoazzurro, ha salutato molti giocatori, da Floccari a Lazzari e Antenucci, si è intrattenuto con il mister Leonardo Semplici («Un giorno ero nel tuo paese, ho chiesto dove poter vedere la Spal, mi hanno detto di suonare a casa tua», la battuta) e con alcuni componenti dello staff, tra cui Enrico Menegatti, Fabrizio Franceschetti e Gianni Vio. Poi, attento e silenzioso, ha assistito a una parte della partitella: «Dovrei fare le prove dello spettacolo, ma siccome sono anche il regista, mi dò il permesso di arrivare un’ora dopo».

Stefano Lolli