FEDERICO MALAVASI
Cronaca

Parapiglia al Barco. Cacciato di casa, perseguita il fratello e si denuda in strada

Avrebbe ripetutamente cercato di tornare nell’abitazione del parente. Ai carabinieri le vittime hanno riferito anche di aggressioni fisiche. Dopo l’ennesima lite, si è spogliato davanti a passanti e bimbi: arrestato.

Parapiglia al Barco. Cacciato di casa,  perseguita il fratello e si denuda in strada

L’uomo è stato arrestato dai carabinieri. (. foto di repertorio

Un convivenza difficile e turbolenta. Il fratello esasperato lo caccia di casa e lui inizia a perseguitarlo. Fino all’ultimo atto del dramma, consumato nel pomeriggio di lunedì quando l’uomo – un nigeriano di 32 anni – ha dato in escandescenza e si è denudato in strada davanti agli occhi sconcertati di passanti e bambini. Un comportamento che, unito agli svariati trascorsi, gli è costato l’arresto per stalking nei confronti dei familiari e atti osceni in luogo pubblico. Azioni delle quali ora risponderà davanti a un giudice. Nelle prossime ore l’arrestato (assistito dall’avvocato Davide Seren) comparirà infatti davanti al gip per l’udienza di convalida.

Un passo indietro. La vicenda culminata con l’arresto di lunedì inizia qualche tempo addietro, quando cioè il 32enne viene ospitato a casa del fratello e della cognata, al Barco. La convivenza tra l’uomo e i congiunti inzia subito in salita. I litigi non mancano, soprattutto – pare – legati al comportamento dell’ospite, considerato fuori dalle righe. Le tensioni culminano con l’allontanamento del 32enne che però, a quanto pare, non avrebbe accettato di buon grado il fatto di essere messo alla porta. Ne sarebbe quindi nata un’escalation di atti persecutori nei confronti del fratello e della cognata, con comportamenti sempre più inquietanti e aggressivi. Dal presentarsi alla porta pretendendo di entrare, si è rapidamente arrivati a situazioni ben più pesanti, con urla, liti e in alcuni casi anche aggressioni fisiche e percosse. Una situazione esplosiva, insomma, che ha raggiunto il suo apice nel pomeriggio di lunedì.

Il copione è simile a quello delle altre volte. Il 32enne si presenta a casa del fratello pretendendo di entrare. Bussa, urla e inveisce, vedendosi negato l’accesso all’abitazione dalla quale era in precedenza stato allontanato. La situazione si fa incandescente e l’uomo perde completamente la calma. Scende in strada e, in piazza Emilia, dà in escandescenza. Comincia a denundarsi davanti agli occhi sconvolti dei presenti, tra i quali anche dei minori. Nel frattempo, il trambusto ha fatto scattare l’allarme al 112. Sul posto arrivano le pattuglie dei carabinieri della compagnia di Ferrara che, vista la situazione, fanno innanzitutto in modo che il soggetto si calmi. Subito dopo ricostruiscono i contorni della situazione, mettendo in fila l’episodio dell’altro ieri con i precedenti raccontati dai familiari ormai esausti. La conclusione, al termine degli accertamenti del caso e sentiti i presenti, sono le manette.

Il 32enne dovrà ora rispondere della doppia accusa di stalking e atti osceni in luogo pubblico. Qualora decidesse di rispondere alle domande, l’udienza davanti al giudice per le indagini preliminari sarà per lui l’occasione di fornire la propria verità sull’accaduto.