
"Il parco Bassani sarà il luogo dei grandi eventi per la città. Questo ci sarà scritto nero su bianco sul nostro programma: saranno gli elettori a decidere se è una scelta giusta o no". Il sindaco Alan Fabbri irrompe nel dibattito in consiglio comunale sparigliando le carte. Dopo quasi tre ore di discussione sul tema che tiene banco da oltre quattro mesi: il concerto di Bruce Springsteen. Tutto nasce dall’ordine del giorno della minoranza, presentato dalla dem, Anna Chiappini, finalizzato a "promuovere un percorso partecipativo con i cittadini, le associazioni ambientaliste e culturali oltre al coinvolgimento degli Enti preposti alla tutela e valorizzazione del patrimonio naturalistico e urbanistico di Ferrara, allo scopo di condividere la vocazione e le funzioni del Parco Bassani". Il primo cittadino passa oltre, spiegando qual è la visione della Giunta. Orientamento peraltro già abbastanza intuibile. "Forse l’aspetto che più infastidisce le opposizioni – scandisce Fabbri – è che questa amministrazione è riuscita a portare Ferrara sul tetto del mondo dal punto di vista musicale. Non capisco perché la minoranza debba continuare ad attaccarci sui nostri successi, considerando anche che la Regione ha sostenuto economicamente l’evento". "Spero – chiude il primo cittadino – che l’opposizione riesca a trovare un candidato all’altezza. Mi voglio divertire in campagna elettorale". La provocazione arriva al Pd che, per bocca del capogruppo Francesco Colaiacovo, promette battaglia. "Non si preoccupi sindaco – replica – la faremo divertire, da qui al 9 giugno".
Tornando al parco, Colaiacovo è chiaro: "Non si può discutere sulle opinioni, sul bello e sul brutto. Gli amministratori devono assumere decisioni nel rispetto delle regole. Non solo su questo evento non c’è stata partecipazione dei cittadini, ma la Giunta sta utilizzando privatisticamente spazi pubblici". L’oggetto del contendere è non solo l’ubicazione del concerto e il relativo impatto sul parco, ma anche l’intervento di rifacimento di vialetti e infrastrutturazione successiva al concerto. "Avete sottratto alla comunità il parco per oltre due mesi", tuona il capogruppo di Ferrara Bene Comune Dario Maresca. "Era inevitabile – prosegue – che un evento di questo tipo provocasse un impatto violento". Il pentastellato Tommaso Mantovani rilancia: "Realizzare il parco Sud". A dare fuoco alle polveri è la capogruppo di Ferrara Nostra, Francesca Savini che ha accusato la minoranza di mancanza di "onestà intellettuale". "È inaccettabile, pensate alla vostra", replica stizzita la capogruppo di Azione Civica, Roberta Fusari. Colaiacovo aggiunge il mancato rispetto di tutti gli iter autorizzativi. La consigliera del Misto, Anna Ferraresi parla di "propaganda dannosa". "Voi parlate di devastazione – conclude Lodi – ma noi in realtà quel parco l’abbiamo migliorato. Sono state fatte delle migliorie evidenti. L’opposizione ha l’abitudine di strumentalizzare tutto. Ma sono stati fatti, negli anni scorsi, moltissimi eventi al parco Urbano. Ma non mi sembra che ci sia stata condivisione con i cittadini".