Parco del Delta, andato deserto il bando per la cattura dei daini

Ora la tormentata vicenda torna alle istituzioni: Comune. Provincia e Prefettura

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COMACCHIO

È andata deserta l’indagine di mercato dell’Ente Parco del Delta Po per affidare in concessione, cattura e delocalizzazione i daini delle pinete di Volano e di Classe (nel Ravennate). Dunque, nessuna azienda specializzata ha aderito al bando (i cui termini scadevano il 15 settembre scorso), che aveva lo scopo di ridurre la presenza di ungulati presenti nei due territori, destinandoli anche ad allevamenti da macello. L’Ente Parco ha fatto sapere che "ora la vicenda torna alle istituzioni, a Comune, Provincia, Regione, Prefettura: ci dicano come dobbiamo procedere ora". Dunque, ora, si dovrà attendere quali saranno le decisioni che verranno assunte. Nei giorni scorsi, la notizia dell’indagine di mercato aveva portato con sé diverse proteste da parte di associazioni ambientaliste e animaliste (in particolare la Rete a tutela dei daini di Classe e di Lido di Volano), contrari all’invio degli ungulati al macello. Massimiliano Costa, direttore dell’Ente Parco, aveva spiegato però di non avere "altra scelta", perché "la densità dei daini nell’area protetta è eccessiva". Inoltre, vi sono state anche interrogazioni alla giunta regionale da parte di Gruppo Misto ed Europa Verde, volte a chiedere l’adozione di metodi non cruenti per affrontare il sovrannumero di daini, evitando la loro soppressione. Nei giorni scorsi si sono volte anche manifestazioni di protesta, cui hanno partecipato alcune decine di persone. La Rete a tutela dei daini di Classe e Lido di Volano ha preannunciato in una nota una nuova manifestazione il 25 settembre a Lido di Volano dalle 14 alle 18 (con partenza dal parcheggio di via delle Quaglie), in collaborazione con le associazioni locali; un’altra è prevista il 2 ottobre a Lido di Classe, dalle 11 alle 14.