Paron indagata per corruzione, il Comune si costituirà parte civile

La delibera del commissario di Vigarano: "Risarcimento danni patrimoniali e di immagine subiti"

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Il Comune di Vigarano si costituirà parte civile nel procedimento penale che vede sotto accusa l’ex sindaco Barbara Paron, l’imprenditore Parid Cara e la moglie di quest’ultimo, Lorenza Benati (difesi dagli avvocati Denis Lovison, Giuliano Onorati, Lorenzo Valgimigli e Simone Bianchi). I primi due sono accusati di corruzione, con Cara nel ruolo di presunto corruttore, mentre alla terza viene contestato il reato di favoreggiamento. Al centro dell’inchiesta, coordinata dal pubblico ministero Ciro Alberto Savino, c’è una presunta tangente passata dall’imprenditore a Paron. Stando all’impianto accusatorio, la bustarella (tra i cinque e i diecimila euro) sarebbe servita a ritardare il pagamento da parte di Cara delle opere eseguite dal Comune per il consolidamento della strada che conduce alla centrale a biogas gestita dall’imprenditore. Un onere che avrebbe dovuto essere a carico di Cara come condizione per l’autorizzazione dell’esercizio dell’impianto.

Il caso è approdato in tribunale il 22 settembre per l’udienza preliminare. Appreso del procedimento in corso, il commissario straordinario del Comune di Vigarano ha subito emesso una delibera dalla quale emerge l’intenzione di costituirsi parte civile nel procedimento.

Il tutto, si legge nella delibera, "in relazione all’interesse pubblico, all’accertamento di eventuali responsabilità, anche nei confronti dell’ente, per gli eventuali danni subiti e posti in essere dagli imputati, con particolare riferimento al danno di immagine subito dal Comune di Vigarano Mainarda". Il commissario Massimo Di Donato ha quindi deliberato "la costituzione di parte civile per il risarcimento dei danni patrimoniali che l’autorità giudiziaria vorrà individuare e anche per il risarcimento dei danni di immagine" nel procedimento penale in questione. Ora, con un altro atto, il Comune dovrà nominare un legale al quale attribuire l’incarico di rappresentare l’ente pubblico in tribunale.

L’udienza del 22 settembre davanti al gup Giacomelli si è conclusa in pochi minuti con un rinvio al 16 marzo, quando si entrerà nel vivo della questione.