
IL RUOLO Matteo Fornasini. , assessore alle Società Partecipate
I conti di tutto il gruppo pubblico sono in ordine. I bilanci consuntivi delle 4 principali società partecipate dal Comune (Ferrara Tua, Amsef, Acosea e Amf) – approvati nelle assemblee a fine del mese scorso – registrano tutti chiusure in utile. Con qualche ‘punta’ degna di nota, come le farmacie comunali che registrano un delta positivo (il più alto da quando la società è stata fondata) che supera il mezzo milione (537 mila euro, per la precisione). Il più significativo è quello della Spa – frutto della fusione per incorporazione inversa, Ferrara Tua – che è di quattro milioni. Seguono Acosea (con oltre un milione) e Amsef che chiude con diecimila euro di utile. In termini contabili, è sostanzialmente un pareggio. Ma, come è stato spiegato dall’assessore alle Società Partecipate Matteo Fornasini ieri in Commissione Consiliare, "quello a cui si rivolge Amsef è un mercato estremamente concorrenziale e in cui il 74% dei servizi sono cremazioni le cui marginalità sono estremamente basse".
L’elemento politico che sottolinea l’amministratore a più riprese è che "avendo società con bilanci solidi – dice – possiamo fare robusti investimenti sulla città: stiamo parlando, solo per il 2025, di quasi quattro milioni". C’è di più. Il consiglio di amministrazione di Ferrara Tua ha approvato un piano triennale di investimenti da oltre 3,6 milioni. Strategicamente, sull’operazione dell’incorporazione Fornasini si spende rimarcandone "la straordinaria efficacia". "L’incorporazione – chiude – ci ha permesso non solo di risparmiare strutturalmente 140mila euro su base annua, ma di tagliare il costo dei dirigenti portandoli da sei a due. In questo modo, abbiamo messo in sicurezza il bilancio. Una cosa non scontata, vista la congiuntura economica che pesa anche sui conti pubblici".
Anche dall’opposizione arriva semaforo verde per portare la delibera in Consiglio Comunale. "Il giudizio sui conti è positivo – spiega il capogruppo del Pd, Massimo Buriani – adesso però vorremo capire la strategicità di alcune operazioni che sono state condotte. In sostanza, sondare se esiste una visione industriale, nel medio termine per lo meno legata alle società partecipate". Buriani ha una certa esperienza nella gestione delle municipalizzate (per anni è stato ad Afm). Tant’è che proprio sulle farmacie il dem chiede lumi sulla prospettiva della società. Da ultimo, il rapporto Acosea-Hera. "Il versante più problematico – chiude Buriani – è legato al rapporto fra Hera e Acosea. Quest’ultima, ha dato in concessione la rete idrica alla multiutility che è responsabile della manutenzione ordinaria e straordinaria. A fronte delle ripetute rotture, necessario un approfondimento sugli investimenti di Hera in questo senso. Chiederemo una commissione ad hoc".