"Partita cruciale. Pronti alla sfida"

Minarelli, segretario provinciale del Pd: "Al centro i bisogni dei cittadini non gli interessi di parte"

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"La caduta del governo Draghi e la convocazione delle elezioni nel bel mezzo di una crisi gravissima – tra pandemia, guerra, costo dell’energia e della vita – è figlia della peggior politica, quella che guarda solo al proprio tornaconto". Il segretario provinciale del Pd Nicola Minarelli si prepara ad affrontare la campagna elettorale. Lo fa con ottimismo e fiducia, nonostante i sondaggi. "É tutt’altro che una battaglia persa in partenza, anche in questa provincia – sottolinea l’ex sindaco di Portomaggiore –. I cittadini sanno di chi è la responsabilità di questo caos politico, di cui nessuno sentiva la necessità in questo momento storico così difficile. Le destre hanno spedito a casa un governo autorevole, che trattava all’estero sulle materie prime, sulle fonti energetiche ed essendo ascoltato. Sono gli stessi che risolvono la crisi ambientale e climatica negandola, o promettendo di piantare un milione di alberi. Una proposta che fa sorridere, la Regione guidata dal presidente Bonaccini ne pianta da sola un milione all’anno, da 3 anni. Sono convinto che i ferraresi sapranno riconoscere chi per proprio tornaconto prometterà mari e monti e non realizzerà nulla. Siamo pronti a fare una campagna elettorale dedicata alla nostra provincia e che guardi con umiltà ai bisogni dei cittadini, quelli che forse negli ultimi anni non sempre siamo stati in grado di intercettare e rappresentare al meglio. Faremo una campagna dedicata a loro, ascoltando le critiche e le proposte anche delle persone più sfiduciate e deluse. E contribuiremo a portarle a Roma. Si gioca una partita fondamentale. Da una parte forze progressiste che immaginano le generazioni future al centro del progetto di governo, dall’altra forze conservatrici che chiedono di tornare indietro di decenni. Sarà una campagna dove sarà fondamentale il contributo dei tanti amministratori Pd nelle istituzioni, che conoscono e vivono il nostro territorio con tutte le sue fragilità e potenzialità. Noi ci batteremo per una sanità capillare, che privilegia il pubblico al privato. Ci batteremo per un lavoro dignitoso e per salari adeguati per tutti. Ci batteremo perché le esigenze dell’ambiente e quelle delle produzioni industriali trovino un punto di incontro. Le elezioni più importanti dell’Italia repubblicana non potranno non tener conto di cosa vogliamo lasciare in eredità a chi viene dopo di noi. Sarà prezioso il contributo di tutti, anche di chi non ci ha mai dato fiducia. Cerchiamo chiunque voglia mettersi a disposizione in un momento storico così delicato per il futuro dell’Italia e dell’Europa".