"Partiti uniti per fermare l’impianto di lavorazione fanghi"

"Valuterò la possibilità di inserire una modifica di legge che limiti l’utilizzo dei fanghi in agricoltura".

"Partiti uniti per fermare l’impianto di lavorazione fanghi"

"Partiti uniti per fermare l’impianto di lavorazione fanghi"

La prossima settimana andrà al vaglio della Commissione dell’assemblea regionale dell’Emilia-Romagna la petizione presentata dal vicepresidente del Comitato No Fanghi Alex Baricordi e altre 28 firme, protocollata il 30 gennaio 2023. Il documento sostanzialmente chiede all’ente di valutare la nascita dell’impianto, in via Bondissolo a Portoverrara, con progetto presentato dalla CAA Giorgio Nicoli Srl, per la lavorazione e riutilizzo dei fanghi di depurazione. La petizione popolare fa appello a un principio di precauzione per quanto concerne la salute pubblica, la viabilità e per evitare un possibile inquinamento delle falde acquifere, con danni alle coltivazioni . "E’ un’ulteriore opportunità per fermarne la realizzazione – afferma Mauro Malaguti, parlamentare di FdI (nella foto) – Lo spandimento dei fanghi in agricoltura è infatti associato a problematiche di inquinamento dei suoli, delle falde acquifere e potenzialmente delle colture per consumo animale e umano. L’utilizzo dei fanghi di depurazione come fertilizzanti presenta alcune criticità come la possibile presenza di composti nocivi". L’esponente ferrarese del partito di Giorgia Meloni è pronto ad attivarsi in Parlamento: "In Emilia-Romagna, secondo un rapporto Ispra (Istituto superiore per la promozione e la ricerca ambientale) del 2017, l’utilizzo dei fanghi in agricoltura era già in calo nelle province di Piacenza, Bologna, Reggio Emilia e Rimini, mentre si registrava un aumento solo a Ferrara. La normativa di riferimento appare inadeguata e obsoleta a fronte di un argomento tanto delicato che include sicurezza alimentare e dell’ambiente. Per questo valuterò la possibilità di inserire una modifica di legge che limiti l’utilizzo dei fanghi in agricoltura a quelli delle industrie alimentari".

Franco Vanini