"Passi carrai, è caos accertamenti"

Il consigliere della Lega Curtarello invita i cittadini a chiedere la revisione degli avvisi di pagamento

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"Invitiamo tutti i cittadini a richiedere agli uffici comunali e ad Abaco il riesame degli avvisi di pagamento; se non fossero state applicate correttamente le esenzioni o le riduzioni saremmo di fronte ad un doppio disagio: soldi pubblici spesi per emettere bollettazione non legittima e onere a carico del cittadino argentano di difendersi da tale pretesa. Serve chiarezza subito". Scoppia ad Argenta la guerra per i passi carrai, non quelli da installare su richiesta al Comune, ma il loro pagamento. In prima linea la Lega, che per voce del capogruppo in consiglio comunale Ottavio Curtarello, invita gli argentani a presentarsi negli uffici comunali per chiedere la revisione degli accertamenti.

Tutto nasce a seguito di non poche lamentele circa gli avvisi di pagamento dei passi carrabili che la società Abaco ha emesso in qualità di concessionaria del comune di Argenta per la riscossione. Un tema sensibile in un periodo di recessione economica, inflazione galoppante e con il Covid non ancora definitivamente debellato. Andare nelle tasche dei cittadini non è vietato, specie se dovuto, ma è rientra nel periodo peggiore. "Come gruppo consiliare – afferma infatti il leader argentano del Carroccio - abbiamo deciso di presentare una interrogazione all’assessore competente. In sostanza vogliamo vederci chiaro, poiché il momento per chiedere altri soldi alle famiglie argentane non è proprio quello migliore, soprattutto se solo di recente il Comune ha incaricato la società Abaco di procedere a un censimento dei passi carrabili dopo quasi quarant’anni di silenzio. Ed è forse questo che dà più fastidio in questo momento: la richiesta sbagliata nel momento sbagliato". Secondo Curtarello c’è anche qualcos’altro che stride in questa operazione di recupero crediti.

"Ci hanno segnalato – incalza l’esponente del partito di Matteo Salvini - anche molte situazioni per le quali è stato chiesto il pagamento ma che invece non sarebbe dovuto, vuoi perché rientranti nelle esenzioni regolamentarie o di riduzione vuoi perché, se confrontate con i recenti casi analizzati da alcune sentenze, è ben chiaro quando è dovuto o no. Con l’interrogazione presentata vogliamo capire se e come la società Abaco, che opera come concessionaria, ha verificato la effettiva debenza (nel linguaggio giuridico, e Curtarello è un avvocato, è l’obbligo stabilito per legge di dover versare una somma di un tributo ndr) dell’importo che va a richiedere ai cittadini, cioè se ha applicato le esenzioni e riduzioni regolamentarie ma anche quale ruolo ha il Comune – in termini di pretese - in tutto ciò visto che ha delegato altri alla riscossione".

Franco Vanini