Egregio Direttore,
Mi chiamo G. G. sono nata nel 1934, risiedo in V.le Alfonso D’este e sono invalida civile al 100% con fortissima riduzione della capacità deambulatoria, nonchè titolare di permesso invalidi. Lunedi 10 aprile giorno di Pasquetta sono stata invitata a trascorrere un pomeriggio da amiche per la ricorrenza. Caricata la carrozzina sulla vettura di mia figlia, all’apertura del garage scopriamo che un’auto parcheggiata davanti al nostro carraio, ci impediva di uscire; poco male, pensiamo: alle ore 17 avvisiamo la Polizia Municipale. Alle ore 19,30 l’intervento non era stato effettuato. Sollecitata da una seconda telefonata l’assistenza del Corpo di Polizia Municipale, la gentile operatrice con un profluvio di scuse chiede se l’auto sia ancora presente ed ostruisca il carraio. Tale domanda mi ha fatto pensare che l’intervento sollecitato (impedimento ad uscire dal proprio garage) non rientrasse tra le richieste urgenti a cui dare risposta ed intervento nel breve periodo. Ora chiedo all’assessore competente: non ho pure io diritto ad un momento di svago e spensieratezza? La maleducazione, la protervia e il mancato rispetto del codice della strada di chi accede al luna park per passare alcune ore gioiose, giustifica tutto? Fortunatamente dovevo “solo” trascorrere in lieta compagnia una giornata di festa, ma qualora avessi dovuto essere accompagnata in urgenza al Pronto Soccorso (come già accaduto) come avrei potuto risolvere tale disagio? Mi permetto, vista l’età, di fornire alcuni suggerimenti che, a mio parere, faciliterebbero la convivenza tra residenti e le manifestazioni organizzate dall’Amministrazione Comunale. Il primo è quello di intensificare nelle giornate di maggior affluenza il passaggio della Polizia Municipale, con tolleranza zero nei confronti di chi parcheggia davanti ai carrai (ricordo che lo stesso titolare del passo carraio non può sostare impunemente davanti all’area in concessione). Il secondo, valutare la possibilità di garantire e far rispettare i divieti ad un servizio di vigilanza a carico di chi, in quel momento, usufruisce della concessione dell’area, visto il ritorno economico che deriva da tale autorizzazione Comunale. Ora guardo con ansia all’imminente festa di San Giorgio, poiché si riverseranno in tale area ulteriori espositori, sperando che questa mia trovi la giusta attenzione nel far rispettare la possibilità di poter entrare ed uscire liberamente dal Passo Carraio anche a persone che, come me, sono portatori di una grave disabilità.