"Sull’alluvione si faccia in fretta. I cantieri dovranno essere finiti entro l’inverno". A Pontelagoscuro, in una piazza Bruno Buozzi gremita, Stefano Bonaccini ha chiuso ieri sera la festa del Pd. In platea presente anche l’ex ministro Patrizio Bianchi. Prima del suo intervento, nello spazio dibattito si è discusso di ‘alluvione: voce ai sindaci’, con gli interventi dei primi cittadini emiliani romagnoli, da Imola Marco Panieri, da Faenza Andrea Fabbri (vicesindaco) e da Argenta Andrea Baldini, moderato da Antonella Vincenzi. Sul palco è poi salito il presidente Stefano Bonaccini intervistato da Luca Bottura (La Stampa) sui temi legati a ‘Ferrara, Emilia-Romagna, Italia’. In apertura il suo intervento si è incentrato sull’emergenza post alluvione del maggio scorso: "I sindaci emiliani romagnoli li ringrazio tutti per il grande lavoro che stanno facendo. Nel merito del commissario, abbiamo criticato i tempi e i ritardi della nomina, formalizzata dopo mesi dalla prima alluvione. Sono stati previsti 2.7 miliardi per i possimi tre anni per la strutture. Le risorse – prosegue Bonaccini – devono essere utilizzate subito e bisogna aprire i cantieri quanto prima per chiuderli entro l’inverno. Necessario mettere i fondi nella disponibilità immediata del commissario straordinario".
Sull’emergenza nei territori alluvionati, Bonaccini, sollecita gli esponenti del Governo: "Sono venuti subito in Emilia-Romagna, li ringrazio di questo, promettendo che i cittadini saranno ripagati al 100%, e ora lo devono mantenere. Sia chiaro e non si approffitino degli emiliani romagnoli, vogliamo collaborare con tutti e non ci sposteremo di un millimetro finchè tutti loro non riceveranno quanto necessario. Non si può giocare a nascondino, non vorrei che fosse a fini elettorali, non sarebbe giusto verso le persone in difficoltà". Il presidente si è poi soffermato sui temi di attualità politica. Inoltre, prima di salire sul palco sul tema della sanità pubblica ha ribadito: "Abbiamo come Regione fomalizzato una proposta di legge d’iniziativa regionale. Questo in difesa della sanità pubblica e universalistica, dove sosteniamo che la spesa non può essere al di sotto del 7,5% del Pil e vanno tolti i vincoli per il personale sanitario. Insieme possiamo portare avanti questa battaglia a difesa della sanità pubblica, insieme a tutta l’opposizione e a una commisione con professionsti".
Mario Tosatti