Percorsi alla scoperta del pianeta

Il museo di storia naturale riapre i battenti al pubblico, comitato tecnico al lavoro sul nuovo progetto

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di Francesco Franchella

È ufficiale già dal 4 ottobre. Il Museo civico di storia naturale di Ferrara ha riaperto i battenti al pubblico. Dopo la pandemia non aveva ancora ripreso ad accogliere i visitatori, anche se aveva realizzato diverse iniziative, con attività didattiche per le scuole, su prenotazione, sia online che in presenza. Ora, invece, è pienamente visitabile, con ingresso gratuito tutte le mattine, dal martedì al venerdì (dalle 9 alle 13). Martedì e giovedì verrà aperto anche al pomeriggio, dalle 14 alle 17. Tutte le iniziative didattiche rivolte alle scuole, invece, sono già attive e curate dall’associazione Didò (https:storianaturale.comune.fe.it). Tutto questo, fino alla fine del 2023, per poi chiudere nuovamente e dare spazio a lavori di riqualificazione previsti per il 2024. "A breve – dice l’assessore all’ambiente, Alessandro Balboni – inizierà la riqualificazione della struttura e del percorso espositivo, che speriamo ci consentirà di inaugurare il nuovo museo di storia naturale nel 2024. Rimarrà la sua vocazione scientifica, con ampio spazio dedicato all’educazione, soprattutto su temi attuali come il cambiamento climatico e la sostenibilità". È stata avviata una strategia progettuale, per rilanciare e ammodernare il museo, intervenendo su diverse criticità infrastrutturali e attivando finanziamenti per la riqualificazione edilizia e il riallestimento museografico delle sale espositive. Uno dei primi problemi, a cui si dovrà per forza provvedere, è l’accessibilità, dato che chi ha una disabilità non è in grado di accedere liberamente alle sale del museo. "Oggi le persone disabili non possono accedere al museo – continua Balboni – sarà uno degli interventi più importanti. Intanto, per ovviare a questa mancanza, abbiamo partecipato a un bando regionale per poter effettuare una mappatura video del museo, in modo da renderlo visibile anche online". "È stato costruito – riferisce il direttore del museo, Stefano Mazzotti – un comitato tecnico di esperti del settore, per progettare un nuovo percorso espositivo che possa accompagnare i visitatori (tutti i visitatori) a vivere una storia, che è quella del nostro pianeta". Non mancheranno una o più sezioni dedicate al tema più attuale, a livello naturale, scientifico e antropologico: l’ambiente. "Mostreremo i problemi ambientali dei nostri giorni e le possibili soluzioni, sempre con un approccio scientifico e a favore delle generazioni future". Per la progettazione di questo nuovo percorso, il Comune ha destinato una somma di 250mila euro, mentre per la realizzazione dei lavori, sono stati destinati 2 milioni e mezzo. Per quanto, in tutta la regione, quello ferrarese sia l’unico vero e proprio museo di storia naturale, si tratta di cifre significative, che danno però un’idea della portata degli interventi previsti, evidentemente fondamentali, per avere un museo moderno, pienamente accessibile e, al contempo, che non si dimentichi della sua vocazione storica: "l’aspetto storico è importante per il nostro museo – conclude il direttore – per mantenere viva la memoria soprattutto degli animali estinti, mostrando l’enorme patrimonio di reperti inediti che ora giace nei magazzini".