Perpich e Ambrosini, un duo d’eccezione nel pomeriggio a Casa Romei

L’esibizione proseguirà con la composizione di Claude Debussy del 1916 e poi con la sonata di Camille Saint-Saens

Migration

Oggi alle 17.30 al Museo di Casa Romei suona un duo d’eccezione: Alessandro Perpich al violino e Andrea Ambrosini al pianoforte. Il concerto inizia con due sonate composte nel periodo del primo conflitto mondiale, pensate prima del tragico conflitto russo-ucraino, ma che in questo momento storico acquista ancora più significato. Si parte con la Sonata del 1914 di Leoš Janáček (1854-1928) compositore, musicologo, studioso del folklore, organista e pianista ceco. Da boemo, viveva la scissione di una sofferenza comune. Le asprezze delle sue musiche riprendono lo stato d’animo del periodo storico in cui sono state scritte, ma con momenti di improvvisazione popolare e di ricordi di un mondo bello, quasi infantile, che si staglia contro la contemporaneità della morte e della guerra.

Il concerto prosegue con la composizione di Claude Debussy (1862-1918) del 1916, la Sonata in sol minore L 148, pubblicata nel 1917. Faceva parte di un gruppo di sei sonate che il compositore francese aveva immaginato, ma riuscì a comporne solo tre. Si tratta della sua penultima opera, scritta poco prima della sua morte. Debussy avrebbe voluto partire per la guerra per difendere il suo Paese. Anche in questa sua opera si ritrova una parte improvvisativa e ancora ricordi estatici, dettati dalla memoria.

Il programma finisce in modo brillante con la trascinante e virtuosistica Sonata No.1 Op. 75 di Camille Saint-Saëns (1835-1921). "In queste composizioni si sente la tensione interiore, dettata dal periodo in cui sono state scritte – spiega Alessandro Perpich –. Non potevamo immaginare che nel marzo 2022 ci saremmo trovati di fronte a una situazione come questa".