Ferrara, candidato grillino minacciato di morte dai pescatori di frodo / VIDEO

Il racconto di Marco Falciano: "Dopo aver scoperto i bracconieri, questi ci hanno minacciato di morte". Tutti denunciati

Marco Falciano è stato candidato alle scorse Politiche per i 5 Stelle

Marco Falciano è stato candidato alle scorse Politiche per i 5 Stelle

Ferrara, 10 marzo 2018 - Minacciato di morte da dei pescatori di frodo. È successo la notte scorsa a Ostellato a Marco Falciano, ex candidato alle politiche del Movimento 5 Stelle che – neanche il tempo di lasciarsi alle spalle il breve ma intenso periodo di campagna elettorale – insieme agli altri volontari dell’Unione pescatori estensi è tornato alle battaglie di sempre contro il bracconaggio che grava sul territorio. Questa volta, però, la ‘normale’ routine di avvistamento e segnalazione delle associazioni di volontariato poteva finire veramente male (VIDEO).

A raccontare come è andata è proprio uno dei due minacciati, Marco Falciano. Mercoledì sera, intorno alle 23, un gruppo di dodici pescatori sportivi di Ostellato notano dei bracconieri pescare illegalmente nel canale circondariale del Comune di Ostellato. Non perdono tempo e avvisano alcuni volontari dell’Unione pescatori estensi e dell’Eurocarp club, che arrivano sul posto in sei. Tra questi, anche Falciano e un altro volontario, che dopo le minacce preferisce rimanere anonimo. «Appena hanno sentito le nostre auto arrivare – spiega Marco Falciano – i bracconieri sono fuggiti con un furgone, pensando fossimo le forze dell’ordine che nel frattempo avevamo come sempre avvisato». I malviventi abbandonano così «quattro quintali di pesce appena pescato, una barca, due chilometri di reti, un elettrostoriditore e un raffio».

Due dei volontari si spostano così sulla strada principale, per essere più visibili dai carabinieri che stanno accorrendo sul posto. Aspettano immersi nel silenzio, nella natura più buia. A un certo punto gli si fiancheggia una macchina, dentro sono in quattro. Quattro bracconieri. «Noi vi ammazziamo – urlano ai volontari, rimanendo in macchina – sappiamo chi siete, abbiamo visto le vostre targhe, la prossima volta che vi vediamo vi uccidiamo». Scorrono lunghi attimi di terrore per i due volontari. Soli tra acqua e terra, pensano al peggio. È in quel momento che in lontananza si intravedono le gazzelle dei carabinieri; impauriti, i pescatori di frodo scappano via. I due volontari stanno ancora tirando fiato dalla paura, mentre raccontano quanto accaduto ai carabinieri di Ostellato, quando si avvicina una coppia. «Proprio mentre stiamo descrivendo l’accaduto ai militari – spiega Marco Falciano – uno dei bracconieri che poco prima ci aveva minacciati di morte è tornato lì, con la moglie incinta, dicendo che era uscito con lei a festeggiare la Festa della donna».

Secondo il racconto fatto da Falciano, inoltre, le autorità già conoscono da tempo uno dei pescatori illegali, ma per procedere bisogna coglierlo con le mani nel sacco. Ora per i bracconieri scatta la denuncia, perché i volontari han deciso di procedere. Non senza paura, però. «Sono stato minacciato di morte e non nascondo il mio timore dopo l’accaduto – racconta preoccupato l’ex candidato grillino – purtroppo questo è un territorio abbandonato. In una zona in cui ci sono più acqua che strade – commenta poi Marco Falciano – noi siamo gli unici che possono aiutare le forze dell’ordine a intervenire tempestivamente per cogliere i bracconieri in flagranza. Le associazioni di volontariato e i pescatori, però, si sentono soli e sempre più in pericolo. Spero che le istituzioni locali si mobilitino al più presto».